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Economia del monopolio: Ciancio licenzia, poche righe -per telegramma- per buttare fuori i lavoratori
Pubblicato il 25 Ottobre 2012
Sviluppi della tormentata storia che dura da mesi nel “feudo” del “Berlusconi di Sicilia”…di iena antimonarchica Marco Benanti
Sono arrivati -per telegramma- i licenziamenti per 28 dipendenti di “Antenna Sicilia”, emittente del gruppo Ciancio al centro -assieme all’altra emittente Telecolor- di una aspra vertenza che dura da mesi. La notizia arriva dal sindacato, che sottolinea, fra l’altro, il mancato preavviso dato ai lavoratori. Insomma, poche righe dalla Sige per mettere fine a rapporti di lavoro decennali.
Il volto reale -fuori dalle belle parole e dalle immagini- del neofeudalesimo (chiamato “economia di mercato”) di casa nostra, aggiungiamo noi.
E, intanto, ci chiediamo: Comune e Provincia che fanno? Le istituzioni di questa “democrazia fondata sul lavoro” dove sono? Oltre alla campagna elettorale, ci sono emergenze da seguire?
Sulla vertenza registriamo, oggi, un solo intervento, oltre al sindacato (qualche giorno fa era intervenuto il senatore Enzo Bianco. Poi, per il resto, il nulla).Il coordinatore della segreteria nazionale dei Comunisti italiani Orazio Licandro esprime “solidarietà piena e sincera ai lavoratori di Antenna Sicilia, anche per le modalità inaccettabili di una vicenda già di per sé difficile”.Per Licandro, “non si tratta soltanto del disastro delle loro famiglie, ma di una perdita generale perché si impoverisce ulteriormente il tessuto professionale di una terra in cui in tanti ormai, migliaia e migliaia, sono costretti ogni anno a fare le valigie”.Licandro auspica infine “che si ripristinino le condizioni minime di garanzia dei diritti dei lavoratori”.
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