ECONOMIA…DISOCCUPATA: A CATANIA SEL MOSTRA CASI DAL VIVO DEL DRAMMA ITALIANO


Pubblicato il 14 Ottobre 2014

Resoconto di quanto accaduto qualche giorno fa…

di iena senza salario

L’iniziativa “Fate il lavoro, non fate la crisi”, organizzata dalla Federazione di Sel Catania, ha avuto come obiettivo quello di riflettere sull’attuale riforma del lavoro partendo dalle esperienze dei lavoratori e dalle loro storie.

volantino lavoro retro2

Gli interventi sono stati di  Francesco Furnari (rsu-rappresentanza sindacale unitaria- della Fiom), Giovanni Cantone (lavoratore della Myrmex), Lino Masi (sindacato braccianti) e Valentina Ruffino (rsa Coop).

Al centro del dibattito temi come  lo sfruttamento degli immigrati sui campi (Masi ha denunciato che in alcuni casi vengono pagati 10 euro per lavorare l’intera giornata);

la delibera del comune di Gravina a favore dell’apertura dell’ennesimo ipermercato (Catania è prima in Europa con i suoi otto centri commerciali tenuto conto della densità demografica e della grandezza del territorio);

le procedure di mobilità, cassaintegrazione e solidarietà che investono tutta la grande distribuzione organizzata;

lo  scarso contributo delle aziende in termini di formazione all’interno dei luoghi di lavoro (solo il 53% delle aziende con più di 10 dipendenti ha svolto attività di formazione durante il 2013; il 70% degli adulti, in Italia, non è in grado di comprendere un testo articolato- siamo ultimi a fronte di una media europea del 49%).

Intanto, i giovani scappano, le competenze si perdono, le professionalità vengono a mancare.

Secondo il rapporto “Migrantes”, 94 mila italiani sono emigrati all’estero durante gli ultimi 12 mesi- in pratica si sono raddoppiati gli arrivi degli immigrati in Italia.

Il deputato di Sel Giorgio Airaudo è intervenuto in tema di articolo 18 e “jobs act”, ricordando che “jobs act”, casualmente, è il nome che fu usato da Obama quando il suo governo propose una serie di misure per il rilancio delle imprese in America.

 


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