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Economia e “buffi”: dalla Confcommercio di Catania convenzione con l’associazione I diritti del debitore
Pubblicato il 19 Marzo 2013
un sostegno per chi vive le difficoltà del momento….
Il mercato del credito alle famiglie ed alle piccole e medie imprese, dopo anni di crescita, ha cominciato a rallentare a partire dal 2007.Gli anni precedenti, caratterizzati da bassi tassi di interesse e da un mercato immobiliare in espansione, avevano reso meno rigidi i criteri di concessione dei prestiti e dei mutui consentendo una forte espansione del mercato.A partire dal 2008, con lo scoppio della bolla immobiliare americana e la conseguente crisi del sistema creditizio mondiale, il mercato dell’offerta di credito si è fortemente contratta interrompendo la fase espansiva che lo aveva caratterizzato.A farne le spese, oltre alle famiglie, la piccola imprenditoria che ad oggi si ritrova a fare i conti col fenomeno del sovra indebitamento. Gli effetti congiunti di assenza di offerta di credito e di diminuzione di reddito disponibile, infatti, hanno innescato un circolo vizioso che, autoalimentandosi, sta portando ad una forte contrazioni dei consumi. Il reddito disponibile diminuisce, l’economia cresce poco, si riduce la capacità di risparmio, le famiglie hanno paura del futuro e riducono i consumi; la crescita dell’economia frena ulteriormente.In Italia il concetto di sovra-indebitamento è stato definito con la legge 3 del 2012 come”una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, nonchè la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni”. Per intenderci, un debitore deve onorare debiti per migliaia di euro ma per farlo dovrebbe liquidare una parte del suo patrimonio, costituito prevalentemente da immobili: quella è una situazione di sovra indebitamento. O ancora, una persona, indifferente se lavoratrice dipendente o autonoma, ha contratto molti debiti ma perde il lavoro: in caso di difficoltà potrà far ricorso alla legge sul sovra indebitamento.Per aiutare le imprese ad affrontare questo fenomeno la Confcommercio di Catania ha stipulato una convenzione con l’Associazione I Diritti del Debitore, nata con lo scopo di promuovere, in ogni ambito sociale, la prevenzione antiusura e l’aiuto giuridico e professionale alle persone che si trovano in difficoltà economica, con particolare riferimento al fenomeno del sovra indebitamento ed alla gestione del debito. Dalla gestione del credito, quindi, a quella del debito. Con il supporto di consulenti legali, bancari e tributari.”La nostra associazione ritiene che il fenomeno del sovra indebitamento non sia ancora del tutto emerso nella sua drammaticità -. Spiega Salvatore Alessandro, presidente de I Diritti del Debitore – La crisi da sovra indebitamento genera ritrosia e vergogna, lede la dignità umana, genera emarginazione e, se non affrontata, povertà. Lo stato di disagio è ben al disopra di quello statisticamente rilevato, con un allarme sociale che necessita di interventi. L’associazione -, continua il presidente Alessandro – attraverso i propri componenti ed associati, portatori di esperienze, sapere e conoscenza della realtà vissuta, si propone di accompagnare e sostenere i percorsi di recupero delle famiglie sovra-indebitate e le piccole e medie imprese in crisi di gestione di debito. Uno dei cardini di tale percorso è il sostegno del sistema bancario, non con l’ erogazione di altro credito, bensì con modalità che prevedano erogazioni di servizi tali da sostenere il percorso della gestione del debito. Per “gestione del debito” si intende l’utilizzo delle risorse disponibili rinunciando a creare debito per pagare altro debito”.Queste problematiche sono affrontate già in Confcommercio poiché fanno parte della quotidianità delle aziende. “Offriamo consulenza stragiudiziale alle imprese associate – afferma Chiara Corsaro, responsabile ufficio legale Confcommercio – nel caso in cui non siano state intraprese azioni giudiziarie. L’assistenza giudiziale viene fornita invece attraverso studi legali convenzionati”.
La Confcommercio ha aderito all’Associazione chiedendo l’esclusiva per il Segmento Imprese e l’inserimento nel Consiglio Direttivo di un proprio rappresentante, che è stato indicato nella persona del Dr. Nino Nicolosi, Vice Presidente Vicario Confcommercio, che quindi fa parte del Consiglio Direttivo, organismo che gestisce ed amministra I Diritti del Debitore.”Riteniamo di poter andare incontro alle esigenze dei nostri associati grazie alla collaborazione, assolutamente innovativa, con l’associazione I Diritti del Debitore. Le aziende sovra indebitate, infatti, – dice Nicolosi – hanno necessità di un check up immediato per definire il margine operativo lordo netto per pagare il debito e una verifica della redditività aziendale per poi effettuare gli interventi più idonei. La crisi finanziaria produce numeri sconfortanti: secondo i dati statistici del CGIA Mestre dal 2002 al 2012 l’inflazione ha eroso il potere di acquisto delle famiglie per il 25,4% e l’indebitamento medio delle famiglie è aumentato del 140%. Il centro studi di Confcommercio ha rilevato nel 2013 un calo nei servizi del -3,7%, nel settore alimentare del -3,9% e nell’abbigliamento e calzature del -4%. Con il tasso elevatissimo di disoccupazione e il crollo dei consumi il 65% delle famiglie è in stato di sovra-indebitamento e le imprese non se la passano meglio”.
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