Economia e… Commercio, Codacons: Tanasi chiede saldi liberi

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L’associazione di tutela dei consumatori: un errore della Regioen non accettare la proposta del segretario nazionale di istituire il “Black Saturday”…

gli “sconti” iniziati ovunque! Ecco la presa di posizione….sabato 4 gennaio partono ufficialmente i saldi in tutta Sicilia.

La realtà, invece, è ben diversa. Secondo le verifiche a campione effettuate dal Codacons a Catania e Palermo in media l’85% dei negozianti sta già effettuando gli sconti: da chi mette sfacciatamente le scritte promozionali in vetrina, a chi si ingegna inviando ai clienti sms, letterine, tessere sconto o, molto più semplicemente, abbassa il prezzo al momento dell’acquisto.Percentuale destinata ad alzarsi ulteriormente già domani.Per Francesco Tanasi Segretario Nazionale CODACONS si tratta dell’ennesima dimostrazione di quanto sia anacronistico e ridicolo che la Regione Siciliana debba ancora fissare ogni anno le date dei saldi invece di lasciarle alla libera scelta di ogni singolo negoziante.Inoltre il crollo delle vendite di Natale dimostra quanto fosse opportuno accogliere la proposta del Codacons di anticipare gli sconti prima delle feste. Tanasi aveva chiesto di mutuare la tradizione americana del “Black Friday”, il venerdì nero che apre ufficialmente la stagione dello shopping natalizio negli Stati Uniti, magari con un più italiano “Black Saturday”.Tanasi ricorda, in breve, le regole per i saldi:

1) Girare. Fate qualche giro in più e confrontare i prezzi prima di acquistare.2) Pensare. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio.3) Valutare. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento.4) Diffidare. Diffidate degli sconti superiori al 50%, delle vetrine coperte e di chi ha tutte le taglie ed i colori.5) Servirsi. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia.6) Controllare. Controllate il prezzo. Ci deve essere quello vecchio, il nuovo e la percentuale di sconto.7) Provare. Provate i capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Ma il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.8) Conservare. Conservate lo scontrino.9) Cambiare. Non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Avete due mesi di tempo per denunciare il difetto del capo e per ottenere la sua sostituzione.10) Venire. Venite al Codacons se avete preso una fregatura.

 

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Redazione Iene Siciliane

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