“Questo non è amore”. Il motto della campagna permanente di sensibilizzazione promossa dalla Polizia di Stato ha scandito i diversi momenti di riflessione programmati dalla Questura di Catania per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questa mattina, nell’Aula delle Adunanze del Palazzo di Giustizia, la Polizia di Stato e l’Ordine […]
Economia e Legge, Catania, presentato stamane consuntivo 2012 della Guardia di Finanza
Pubblicato il 14 Febbraio 2013
Il comandante, colonnello Francesco Gazzani (il primo da sinistra nella foto) ha illustrato alla stampa fatti e numeri…
ecco il rapporto:1. Lotta all’Evasione Fiscale.La Guardia di Finanza, quale Organo di Polizia Economico–Finanziaria, esercita la propria funzione ispettiva attraverso moduli d’intervento, inquadrati nel più ampio procedimento amministrativo di accertamento. Il principale modulo ispettivo adottato dalla Guardia di Finanza in materia fiscale, è la verifica fiscale cui vengono destinate le maggiori risorse del Corpo.Il settore ha valenza strategica per l’Istituzione, ragione per cui in esso sono stati sviluppati 1480 interventi ispettivi (verifiche o controlli) che hanno permesso di:• scoprire 215 milioni di euro sottratti a tassazione in materia di Imposte Dirette, attraverso la constatazione di redditi non dichiarati e costi indeducibili;• accertare ritenute non operate e/o non versate per 1,2 milioni di euro;• segnalare 31,5 milioni di euro ai fini ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto in termini di imposta evasa o non versata.1.1 Evasori totali – “sommerso d’azienda”Particolare sforzo è stato profuso alla ricerca evasori attraverso una diffusa azione di “intelligence” rivolta a scovare quei soggetti che operano in evasione totale. Tale attività ha permesso di scoprire 160 evasori, di cui ben 131 evasori totali e cioè coloro che consapevolmente evadono le tasse e si “nascondono” al fisco tanto da risultarne sconosciuti e 29 paratotali, cioè parzialmente sconosciuti al fisco.L’attività ispettiva nei confronti dei:• 131 evasori totali, ha permesso di recuperare a tassazione una base imponibile pari a 166 milioni di euro e violazioni in ambito I.V.A. per circa 20 milioni di euro;• 29 evasori paratotali, che avevano occultato una base imponibile pari a 10 milioni di euro e violazioni all’I.V.A. per oltre 3 milioni di euro.Un aspetto assai significativo sul quale merita di essere posto l’accento è quello del c.d. “sequestro per equivalente”, che prevede il sequestro e la successiva confisca di beni profitto dei reati anche in materia di evasione di imposte: sono state avanzate 143 proposte di sequestro, per un ammontare di 83 milioni di euro ed effettuati sequestri di beni e conti correnti per 75 milioni di euro.1.2 Contrasto al “sommerso di lavoro”A seguito delle direttive impartite dall’Autorità di Governo i finanzieri etnei hanno eseguito 261 interventi, nei confronti di altrettanti datori di lavoro, che hanno permesso di individuare 914 “lavoratori in nero” di cui 5 sono risultati essere minorenni.1.3 Ricevute e scontrini fiscaliNella circoscrizione di competenza del Comando Provinciale di Catania insistono circa 41.000 soggetti che, a fronte di una prestazione/cessione di beni e/o servizi, sono obbligati al rilascio di un documento fiscale (scontrino o ricevuta). Il corretto adempimento delle norme che regolano l’emissione del documento fiscale è sempre stato un punto fermo per questo Comando Provinciale e, periodicamente, il Comandante Provinciale ha personalmente impartito disposizioni ai Reparti dipendenti al fine di intensificare l’azione di controllo e la verbalizzazione degli illeciti. In tale comparto sono stati eseguiti complessivi 6.536 controlli, relativi all’adempimento del suindicato obbligo, sono state constatate 3.599 irregolarità, con un incidenza di oltre il 55%, percentuale di gran lunga superiore alla media nazionale (che si attesta intorno al 35%).A seguito di tale attività ispettiva sono state avanzate 311 proposte di sospensione dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività e sono state eseguite 323 chiusure di esercizi commerciali quale sanzione accessoria alle reiterate mancate emissioni dei documenti fiscali.• Si ricordi, a titolo d’esempio, che, in prossimità delle festività natalizie, su specifica disposizione del Comandante Provinciale, sono stati eseguiti, nelle zone dei mercati rionali di Catania, tra Piazza Carlo Alberto e la zona della “Pescheria”, attraverso un vasto piano di controllo economico del territorio, due distinte operazioni di servizio. In particolare, più di 100 Finanzieri sono stati impegnati nella verifica della regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali da parte di una molteplicità di esercenti, appartenenti alle diverse categorie che caratterizzano il variegato panorama economico operante nelle suddette zone della città e caratteristico del periodo natalizio.All’arrivo dei Militari operanti, la gran parte dei registratori di cassa risultavano ancora spenti, benché la vendita fosse ampiamente in corso, e le numerose violazioni costatate hanno riguardato sia casi di mancata emissione del documento fiscale, nonché casi di mancata installazione del misuratore fiscale con conseguenti pesanti sanzioni nei confronti degli esercenti interessati.Nel complesso, l’attività di servizio ha portato, a fronte dei complessivi 146 controlli effettuati, alla constatazione di 109 violazioni per mancata o irregolare emissione di documenti fiscali, con una percentuale pari al 75% di violazioni riscontrate sul totale degli esercenti sottoposti a controllo nel piano effettuato. Peraltro, dai successivi approfondimenti operativi, è risultato che la maggior parte dei soggetti sottoposti a controllo e verbalizzati, per le suddette violazioni, non hanno presentato le prescritte dichiarazioni fiscali annuali, risultando pertanto completamente sconosciuti al Fisco e quindi Evasori Totali.2. Criminalità organizzataL’estensione delle attività della criminalità organizzata in traffici particolarmente redditizi, la disponibilità di enormi risorse finanziarie e la destinazione delle stesse sul mercato nei settori più remunerativi hanno impresso, all’economia criminale, le caratteristiche dell’impresa multinazionale della quale sono stati assimilati gli scopi, l’organizzazione e la visione globale degli interessi, ma non certamente i principi che caratterizzano il libero mercato. Il crimine organizzato persegue, quindi, la stessa “logica del profitto” che sottende tutta l’economia regolare.In tale scenario il Corpo è chiamato a contrastare la penetrazione degli interessi illeciti nel sistema economico, incidendo sui flussi di denaro sporco e privando le organizzazioni criminali delle risorse economiche e finanziarie.I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno profuso particolare impegno in detto settore. Tale attività di contrasto ha portato alla conduzione di 39 interventi, tra accertamenti e verifiche, nei confronti di 104 persone fisiche e 39 persone giuridiche, che hanno permesso di sanzionare 156 soggetti di cui 16 denunciati a piede libero e 2 tratti in arresto. Particolarmente ingenti i beni sequestrati che hanno raggiunto un valore ammontante a 32 milioni di euro.• L’operazione di maggior rilievo, in questo settore, è, senza tema di smentita, quella che ha visto i finanzieri del Comando Provinciale di Catania, impegnati nel sequestro di 11 aziende per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro, facenti parte del “RIELA GROUP”. Le Fiamme Gialle etnee, infatti, hanno condotto articolate indagini di polizia giudiziaria che hanno consentito di accertare circostanze e responsabilità degli indagati in ordine ad un complesso meccanismo societario ed imprenditoriale. In particolare, il consorzio SE.TRA., nuovo soggetto economico, rispetto a quello originariamente confiscato, riconducibile alla famiglia RIELA, ha consentito agli stessi di riappropriarsi illecitamente dei beni e dei mezzi confiscati ponendo nuovamente il sodalizio in una condizione di predominio nel settore del trasporto merci su strada soprattutto grazie al loro potere di intimidazione derivante dall’appartenenza all’organizzazione di stampo mafioso. In totale sono stati denunciati 29 soggetti di cui 3 in stato di arresto.3. Mercato dei capitali – Contrasto all’usura ed al riciclaggioL’esperienza operativa e l’attività d’intelligence condotta sul territorio inducono a ritenere che i fenomeni dell’usura e del riciclaggio siano in espansione nel territorio della provincia etnea, dove la sfavorevole congiuntura economica ed il grave indebitamento di importanti enti locali ha indubbiamente acuito le già rilevanti tensioni finanziarie, andando a contrarre l’offerta di liquidità nel territorio. In Catania e provincia, l’offerta di denaro ha subìto una chiara contrazione, per lo più per ragioni esogene e comunque connesse all’attuale congiuntura della finanza internazionale. In particolare, banche e società finanziarie hanno reso più rigorosi i parametri di valutazione della capacità di ammortamento di quanti richiedono linee di finanziamento ed, inoltre, gli attuali processi di aggregazione, mediante acquisizioni o fusioni, di importanti istituti di credito o società finanziarie, hanno generato un perverso fenomeno di ulteriore contrazione dell’offerta di denaro, mediante l’eliminazione di fidi già concessi. In pratica un imprenditore, e non solo, titolare di conti correnti accesi presso diverse banche con relativo fido riconosciuto per ciascuno di essi, a seguito della fusione degli istituti finanziari si è visto eliminare una o più linee di affidamento e ciò proprio in un momento congiunturale caratterizzato da note sofferenze sul piano finanziario.I casi di riciclaggio accertato sono stati 15, per un valore di 34 milioni di euro. In tale settore sono stati eseguiti, complessivamente, 321 interventi che hanno permesso di individuare 342 violazioni con la conseguente verbalizzazione di 369 soggetti, di cui 5 sono stati tratti in arresto.Nel settore dell’usura sono stati effettuati 6 interventi con la susseguente denuncia a piede libero di 12 persone e l’arresto di un soggetto; sono stati sequestrati valori e titoli per un ammontare di 50.000 euro.4. Traffico di sostanze stupefacenti.Nel delicato comparto della lotta al narcotraffico ed al consumo di sostanze stupefacenti, la Guardia di Finanza di Catania ha effettuato circa 200 interventi che si sono conclusi con la segnalazione amministrativa di 150 persone. Sono, invece, 280 i soggetti deferiti innanzi all’Autorità Giudiziaria e, di questi, 63 tratti in arresto. Complessivamente sono stati sequestrati oltre 150 Kg. di sostanze stupefacenti, tra cocaina, hashish e marijuana e oltre 1.000 piante di canapa indiana del peso complessivo superiore ai 36 quintali. Sono stati sequestrati, inoltre, 1.300 semi di canapa indiana.• In questo specifico settore è da ricordare l’operazione che ha visto l’impiego di oltre 200 militari del Comando Provinciale di Catania per l’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del locale Tribunale, nei confronti di 42 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti ed al possesso e detenzione di armi da fuoco. L’operazione, denominata “pret à porter”, ha interessato le province di Catania, Napoli, Palermo, Caserta, Ragusa, Bologna, Siracusa, Enna, Cosenza, Terni ed Isernia.Le indagini della Guardia di Finanza sono iniziate nel 2006 dopo che all’ aeroporto “Catania – Fontanarossa”, era stata arrestata una donna di origine dominicana, di professione “fotomodella”, appena sbarcata da un volo proveniente dai Paesi Bassi, che aveva ingerito 98 ovuli che contenevano poco più di un kg di cocaina.Dall’arresto della donna sono state avviate complesse investigazioni che hanno permesso di identificare sia i fornitori che i destinatari dello stupefacente sequestrato.Le indagini hanno seguito tutte le fasi della distribuzione, fino allo spaccio. Da qui, i numerosi casi documentati dai finanzieri del G.O.A. di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.Complessivamente, nel corso dell’operazione sono stati sequestrati circa 14 chilogrammi di cocaina, 28 chilogrammi di marijuana del tipo “Orange Skunk” e sono state tratte in arresto 10 persone in flagranza di reato.Parallelamente, sono stai svolti anche approfonditi accertamenti patrimoniali, per individuare i beni immobili e le autovetture acquistate con i proventi dell’attività illecita. La complessa attività di polizia economico-finanziaria ha consentito di sottoporre a sequestro beni mobili (autovetture-moto) immobili (appartamenti e garage) e conti correnti riconducibili agli indagati, per un valore complessivo di 5 milioni di euro.Nel corso della sempre più stringente attività, volta a fronteggiare il dilagante fenomeno della produzione, spaccio e consumo di sostanze stupefacenti, il Comando Provinciale di Catania nell’ambito di specifici servizi disposti dal Colonnello Francesco Gazzani ha sequestrato una vasta piantagione di canapa indiana in contrada Mauta, nelle campagne del Comune di Belpasso.• Un altro servizio di notevole importanza ha visto impegnati i militari della Tenenza di Paternò che hanno rinvenuto 1000 piante di canapa indiana, per un totale di circa 36 quintali, coltivate in un fondo agricolo dell’estensione pari ad un ettaro. Le piante erano occultate tra gli alberi del vasto giardino ed accuratamente coltivate, attorno ad esse era stata creata una gabbia con canne e pali in legno per sorreggere e far sviluppare queste in modo eretto, nonché un sofisticato sistema di irrigazione, necessario per la loro crescita.Al momento del sequestro, avevano raggiunto un’altezza di circa 3 metri e quindi pronte per essere tagliate, essiccate e poste in commercio. Era stato predisposto anche un sistema di guardiania, mediante l’utilizzo di numerosi cani (anche di razze inserite tra quelle pericolose), che venivano lasciati liberi quando il proprietario si allontanava.L’attività info-investigativa dei Finanzieri ha avuto il suo culmine, quando, individuata la zona ove insisteva la piantagione e appostamenti protrattisi per diversi giorni, hanno sorpreso due uomini, entrambi con precedenti specifici di polizia, intendi a lavorare nel fondo. I due naturalmente sono stati arrestati e tradotti nel carcere di Catania.L’intero fondo, con annessi un fabbricato ed un garage, è stato sequestrato, unitamente ad altro materiale rinvenuto, utilizzato per la produzione della cannabis, tra questi anche diverse pubblicazioni e riviste, che spiegavano in maniera dettagliata come procedere alla coltivazione .Gli “agricoltori” avevano trovato il sistema semplice per fare tanti soldi, basti pensare che al dettaglio, un grammo di marijuana, in genere, viene venduto a 10 euro. E che ogni pianta, raggiunta l’altezza di tre metri, può produrre tre etti di infiorescenza, fruttando 3.000 euro, pertanto, nel coso in specie, avrebbero ricavato circa 3 milioni di euro.5. Accise – Prodotti energetici ed altre imposte di consumo.Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, è fortemente impegnato nel contrasto alle frodi perpetrate nel settore delle Accise , con la duplice finalità di tutelare la pretesa erariale e di preservare la correttezza del mercato. Si rammenta, infatti, che l’elevata incidenza fiscale sul prezzo finale dei prodotti energetici può invogliare gli esercenti a fare i “furbi” in danno tanto dell’Erario quanto degli utenti.Nel corso dello scorso anno, i finanzieri della provincia di Catania hanno riscontrato 180 violazioni per un ammontare di tributi evasi pari a circa 273.000 euro. Nel corso delle operazioni di controllo sono stati sequestrati circa 40 mila Kg. di carburanti soggetti ad accise ed accertato il consumo in frode di circa 350 mila Kg. di oli minerali agevolati.L’attività ispettiva è stata intensificata, nei confronti dei distributori stradali di carburanti, quei periodi dell’anno caratterizzati da partenze per le vacanze; infatti, i finanzieri etnei hanno pensato a tutelare automobilisti e motociclisti controllando che venisse erogato il corretto quantitativo di carburante e, al contempo, che tale carburante corrispondesse alle aspettative qualitative poste dalle leggi, in un periodo dove i consumi di carburante toccano un picco elevato.• Tra gli altri si ricordano i controlli che hanno consentito di scoprire un distributore abusivo di carburante agricolo agevolato nei pressi di Aci Sant’Antonio (CT). Il deposito si trovava in aperta campagna, lontano da occhi indiscreti, dove gli indagati si erano perfettamente organizzati, tanto da aver creato un vero e proprio distributore, con serbatoi rudimentali e pompe artigianali.Al momento dell’irruzione, i finanzieri hanno trovato una lunga fila di “affezionati” clienti in coda per il conveniente pieno di carburante. Il gasolio agevolato, destinato in realtà alla trazione delle macchine agricole, era stato nascosto all’interno di contenitori per il trasporto del succo d’arancia. Il risparmio calcolato su ogni pieno era di circa 40 euro.6. Tutela spesa pubblica, frodi comunitarie ed al bilancio nazionale e danni erariali.La Guardia di Finanza etnea ha intensificato l’azione di controllo contro gli sprechi di denaro pubblico.Le direttive impartite dal Comando Generale della Guardia di Finanza hanno imposto un innalzamento del livello di attenzione sui temi inerenti l’impiego delle risorse dello Stato. Tale esigenza nasce dall’attuale crisi economica e dalla conseguente politica di “austerity” e la conseguente maggior sensibilizzazione dell’opinione pubblica di fronte agli sperperi di risorse pubbliche. Tale circostanza ha imposto un innalzamento del livello di attenzione, del Corpo in generale e, in particolare, di questo Comando Provincia in merito al corretto utilizzo di tali fondi.Il Comando Provinciale etneo, nel 2012, ha incrementato l’attività operativa nello specifico settore, in aderenza degli obiettivi imposti dai processi di “spending review”. Tale sforzo operativo è stato orientato a garantire che i fondi disponibili siano effettivamente e proficuamente impiegati per finalità di rilancio dell’economia e dell’occupazione.L’attività dei finanzieri del Comando Provinciale di Catania, nel 2012, ha permesso di scoprire frodi per oltre 53 milioni di Euro, con la verbalizzazione di 431 soggetti, di cui 311 denunciati a piede libero, per un totale di 243 violazioni accertate. Nello stesso periodo, ammontano a circa 30 milioni di Euro i sequestri effettuati a seguito di danni erariali scoperti, accertati e segnalati alla Procura presso la Corte dei Conti.Indebite percezioni Sanzioni Interventi Violazioni Soggetti verbalizzati Non denunziati(Segn.ne Amm.va) A piede liberoFrodi comunitarie €. 13.121.165,00 €. 488.686,00 38 67 82 39 43
Frodi incentivi bilancio nazionale e/o locale €. 39.959.097,00 €. 1.720.333,00 106 176 349 81 268Totale €. 53.080.262,00 €. 2.209.019,00 144 243 431 120 311
L’attività di ispezione e controllo delle Fiamme Gialle catanesi si è dipanata, come ogni anno, su tutti i fronti operativi, e, più specificatamente, è consistita:? nell’esecuzione delle sopra richiamate 150 indagini contro le frodi al bilancio nazionale e dell’Unione europea, che hanno portato a scoprire indebite percezioni e richieste di fondi pubblici per circa 53 milioni di euro ed alla irrogazione di sanzioni per oltre 2 milioni di euro. Oltre 430 truffatori sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, con il conseguente sequestro a loro carico di beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per circa 30 milioni di euro;- nell’accertamento di frodi previdenziali ed assistenziali per circa 40 milioni di euro. Tali somme sono state indebitamente percepiti da falsi invalidi e falsi braccianti agricoli o spesi per pagare la pensione a soggetti deceduti, “assegni sociali” ed altre tipologie di sostegno a non aventi diritto;- nella scoperta di 160 falsi poveri che hanno indebitamente beneficiato di prestazioni sociali agevolate come, per citarne alcune, l’accesso ad asili nido ed altri servizi per l’infanzia, la riduzione del costo delle mense scolastiche, i buoni libro per studenti e le borse di studio, i servizi socio-sanitari domiciliari e le agevolazioni per servizi di pubblica utilità, luce, gas o trasporti;- nell’individuazione di circa 30 milioni di euro di danni erariali a seguito di circa 200 controlli effettuati d’iniziativa o su delega della Corte dei Conti:• in tale settore si ricorda l’attività posta in essere dalle Fiamme Gialle della dipendente tenenza di Bronte che, al termine di una articolata attività d’indagine avviata nel mese di Novembre del 2011, hanno individuato una società cooperativa, con sede fittizia in Catania ma operativa a Bronte nel settore agricolo, la quale nell’anno 2010 ha falsamente comunicato di aver collocato in attività lavorativa diciotto falsi braccianti agricoli, per un ammontare di oltre 2.200 giornate.La peculiare attività investigativa posta in essere dalla Fiamme Gialle, ha consentito di appurare non solo la totale inesistenza della struttura ma soprattutto la fittizietà dei rapporti di lavoro tra le maestranze e la cooperativa medesima.La metodologia truffaldina utilizzata consisteva nel far risultare regolarmente collocati i braccianti agricoli nella coltivazione dei terreni che la falsa società aveva dichiarato di possedere, ma in realtà i finti rapporti di lavoro erano mirati al fine esclusivo di consentire l’indebita percezione da parte dei sedicenti braccianti della c.d. ” indennità di disoccupazione agricola, di malattia e di altre indennità, spettanti per il peculiare settore agricolo”.L’intervento dei militari ha permesso di porre fine alla condotta in corso, bloccando ulteriori erogazioni in fase di liquidazione e quantificando il danno subito dall’INPS in euro 45.000.L’attività investigativa, a cui hanno collaborato fattivamente funzionari dell’INPS, si concludeva con la denuncia alla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania per il reato di falso in atto pubblico e truffa aggravata ai danni dello Stato, del legale rappresentante della società cooperativa e dei 18 falsi braccianti agricoli, peraltro risultati legati da stretti legami di parentela tra loro.6.1 Controlli sostanziali della posizione reddituale e patrimoniale dei nuclei familiari dei soggetti beneficiari di prestazioni sociali agevolate.Sulla scia delle disposizioni impartite dal Comando Generale del Corpo, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania ha proceduto alla verifica reddituale e patrimoniale dei soggetti beneficiari di prestazioni sociali agevolate (assegni familiari, tasse universitarie, gratuito patrocinio, ecc.) e dei rispettivi nuclei familiari. Nel corso dell’anno sono stati effettuati, in tale comparto, 167 controlli.7. Tutela ambiente.Nel corso del 2012 sono state sequestrate 8 discariche abusive per una superficie complessiva pari a 30.000 mq e 5 tonnellate di rifiuti.• I finanzieri della dipendente Compagnia della Guardia di Finanza di Caltagirone, nell’ambito della quotidiana attività operativa finalizzata al controllo economico del territorio ed alla repressione dei traffici illeciti in genere, con specifico riferimento ai reati ambientali ed al traffico illecito di rifiuti, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Catania il titolare di una ditta che aveva creato una vera e propria discarica abusiva, all’interno della quale erano stoccati rifiuti provenienti, nella maggior parte, dal mancato regolare smaltimento di pezzi di autoveicoli da rottamare (pneumatici, pezzi di carrozzeria, parti di motore, etc.) e rottami ferrosi e non, di varia natura, connessi per gran parte, all’attività svolta.L’area in questione, estesa circa 7000 mq., si trova nel territorio del Comune di Ramacca e costituisce pertinenza di una ditta operante nel settore delle riparazioni di autoveicoli – al di sopra della quale erano state stoccate in maniera caotica e direttamente sul nudo terreno – carcasse di veicoli, pezzi vari di carrozzeria di autoveicoli di rottami ferrosi di vario genere. Nel dettaglio, si tratta di carcasse e pezzi di autovetture radiate dalla circolazione, parti di ricambio e pneumatici usati.Dopo aver approfondito il controllo, è stato acclarato che il titolare della ditta era sprovvisto delle necessarie autorizzazioni per la gestione dei rifiuti che, come detto, si presentavano ai militari intervenuti a diretto contatto con la nuda terra e senza protezione alcuna dall’effetto degli agenti atmosferici.L’area predetta è stata sottoposta a sequestro, mentre il titolare dell’attività è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Catania.8. Pirateria fonografica, audiovisiva ed informatica, marchi contraffatti, sicurezza prodotti e commercio abusivo.Il termine contraffazione, nella sua accezione più ampia, individua una serie di fenomenologie riconducibili alla produzione e commercializzazione di merci che recano un marchio identico ad un marchio registrato o vengono realizzate secondo un modello depositato. In tale settore, che arreca enormi danni all’economia legale, in provincia di Catania, i finanzieri, hanno sequestrato più di 2.000 supporti magnetici “piratati” e ben 2 milioni e 300 mila capi di abbigliamento contraffatti, di questi oltre 900 mila capi risultavano recare un marchio contraffatto.• Un intervento è stato eseguito al mercato settimanale di Randazzo, dove le Fiamme Gialle hanno scoperto diversi cittadini extracomunitari, intenti a vendere merce “taroccata”. Sono stati così sottoposti a sequestro circa 3.500 tra CD musicali e DVD cinematografici duplicati illegalmente e privi del contrassegno SIAE. Sequestrati, inoltre, più di 200 capi di abbigliamento ed accessori con il marchio di fabbrica contraffatto (maglie, giubbini, scarpe, occhiali, cappelli, e orologi). Denunziate due persone all’A.G. di Catania.In un negozio di Bronte sono stati sequestrati circa 30.000 pezzi di articoli, tra barattoli di brillantini, ferretti e lozioni per capelli, perché non rispettavano le misure di sicurezza previste dall’Unione Europea. Normativa regolamentata dal D.Lvo 206/2005. Denunziato all’Autorità Giudiziaria il titolare.• Nel corso di un controllo, i Finanzieri del dipendente Gruppo di Catania, nell’ambito di servizi di polizia giudiziaria tesi a contrastare il fenomeno della commercializzazione di prodotti contraffatti, disposti dal Comando Provinciale delle Fiamme Gialle etnee, hanno sequestrato due milioni di articoli pronti per essere commercializzati.I militari del Corpo, a seguito di articolata attività info-investigativa, hanno individuato un esercizio commerciale, sito nel centro cittadino, ed un deposito della zona industriale gestiti da due soggetti di etnia cinese, al cui interno sono stati rinvenuti articoli recanti marchi contraffatti, delle maggiori griffe di moda, e non a norma con la normativa comunitaria e nazionale in materia di sicurezza dei prodotti e marcatura CE.La merce rinvenuta e posta sotto sequestro, consistente in giocattoli, accessori per abbigliamento, bigiotteria, orologi, apparecchi elettrici e di accensione ha un valore di mercato quantificabile in circa due milioni di euro.
9. Funzione di polizia giudiziaria.La funzione di Polizia Giudiziaria svolta dalla Guardia di Finanza riguarda, in particolar modo, le fattispecie criminose che hanno una prevalente componente finanziaria e/o economica. La sua particolare qualificazione professionale e le specifiche competenze rendono il Corpo il principale referente dell’Autorità Giudiziaria in grado di approfondire le complesse problematiche di diritto societario, tributario e finanziario normalmente connesse a tali reati.Tale funzione ha consentito di avviare 426 indagini che hanno permesso di riscontrare 498 violazioni e di deferire all’A.G. 465 di cui 29 in stato di arresto. A seguito di apposito nulla osta sono state contestate 207 violazioni amministrative.Emblematica è la vicenda giudiziaria penale scaturita dal fallimento della “Celere S.R.L., dichiarato dal Tribunale di Catania, il 20.11.2009, a fronte di uno stato di insolvenza per oltre 11 milioni di euro.Il Nucleo di Polizia Tributaria ha eseguito il sequestro di quote di immobili di proprietà delle figlie dei coniugi De Felice e dell’azienda attualmente denominata “2858 s.r.l.” (già “Celere Techonology s.r.l.), nonché la misura cautelare personale, in carcere, per l’amministratore e ai domiciliari per la moglie.Le indagini hanno appurato che le condotte distrattive furono pianificate e realizzate continuativamente per più di quattro anni, anche dopo il fallimento della società di vigilanza, e che l’imprenditore si sia avvalso di strumenti fraudolenti, continuando ad aggravare lo stato di dissesto, simulando di voler risarcire l’ingente debito tributario e, non solo. Infatti, il De Felice aveva utilizzato somme sottratte dalle casse della società per acquistare due immobili intestandoli a moglie e figlie.La Celere s.r.l. risulta poi aver di fatto finanziato per oltre 2.500.000,00 euro l’acquisto da parte di altra società, sempre riferibile al De Felice, di una motonave per attività turistiche; finanziamento effettuato senza alcun beneficio o vantaggio per la Celere e con conseguente perdita patrimoniale.10. GIOCO D’AZZARDO – ESERCIZIO ABUSIVO GIOCO E SCOMMESSE.Le Fiamme Gialle etnee hanno posto in sequestro oltre 25.000 apparecchi audiovisivi, atti a riprodurre un gioco simile al poker che si può effettuare in locali pubblici tramite un apparecchio funzionante a moneta o a gettone.• Tra le operazioni condotte spicca quella in cui i militari della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito di mirati servizi finalizzati a frenare il dilagante fenomeno del gioco d’azzardo, hanno scoperto nelle sale di un lussuoso albergo (da poco tempo inaugurato) vicino la Riviera dei Ciclopi di Acireale un vero e proprio Casinò, dove si stava svolgendo un torneo illegale di Poker Texas Hold’Em.I Finanzieri da alcuni giorni avevano notato una strano movimento di auto lussuose nei plessi dell’hotel; così un finanziere in borghese, dotato di smartphone e col pretesto di chiedere informazioni sui prezzi delle camere, riusciva ad entrare nella sala adibita, dal Direttore dell’Hotel, al gioco clandestino riprendendo il tutto e constatando cosa effettivamente avveniva. Così faceva intervenire gli altri Colleghi per “bloccare” complessivamente 25 persone. Tutte denunciate per gioco illegale, tra cui due organizzatori, sprovvisti della prevista autorizzazione rilasciata dall’ AAMS ed il Direttore dell’albergo per avere messo a disposizione la sala.Un torneo dal “monte premi” davvero ricco che aveva fatto gola inizialmente a circa 180 partecipanti provenienti da ogni parte della Sicilia.Sequestrato il ricco bottino di 92.000 €, che sarebbe stato successivamente suddiviso tra i vincitori. Unitamente ai proventi illeciti è stato, inoltre, sequestrato tutto il materiale utilizzato per dar vita alla competizione quali fiches e tavoli da gioco.11. MONITORAGGIO PREZZI – TUTELA DEL MERCATO DI BENI E SERVIZI.Il monitoraggio dei prezzi effettuato dalla Guardia di Finanza è alla base della sorveglianza e controllo delle dinamiche dei prezzi di mercato. E consente di segnalare all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato violazioni in materia di Antitrust.Nel corso del 2012 i finanzieri del Comando Provinciale Catania hanno effettuato 222 interventi di rilevazione prezzi.12. SOCCORSO ALPINO.Il soccorso alpino della Guardia di Finanza è dislocato a Nicolosi e costituisce il punto di riferimento delle attività di soccorso in ambiente montano e si avvale anche dell’ausilio della componente aerea del Corpo e di unità cinofile di ricerca e soccorso, particolarmente utile in caso di evento valanghivo o, più in generale nella ricerca di dispersi sotto macerie o inerti e detriti scaturenti da frane o smottamenti. Nel corso del 2012 sono stati 31 gli interventi di soccorso portati a compimento ed hanno permesso di salvare la vita a 159 persone.• Si ricorda l’operazione in cui sono stati tratti in salvo dagli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi, dipendenti dal Comando Provinciale di Catania, 27 turisti rimasti bloccati in un residence ubicato nel comune di Ragalna (CT) a quota 1700 mt. circa, a causa di una violenta tormenta di neve che ha investito l’Etna sin dalle prime ore di sabato. Il gruppo, proveniente da varie province della Sicilia (Ragusa, Caltanissetta, Enna e Palermo) e composto da 23 adulti e 4 bambini tra i quali un neonato, si era recato sull’Etna nel pomeriggio di venerdì, per trascorrere un tranquillo week end sulla neve, ignaro dell’emergenza meteo che da lì a poco, si sarebbe riversato sul versante orientale dell’isola. Nella mattinata del sabato, nonostante l’aumentare delle raffiche di vento, il gruppo aveva deciso di trascorrere la breve vacanza rimanendo nel residence. Ma con l’aumentare della tormenta di neve, con raffiche intorno ai 100 km. orari, che tra l’altro aveva mandato in tilt l’impianto elettrico e quello di riscaldamento, i malcapitati intorno alle 14,00, chiedevano l’intervento della G. di F. I militari, coordinati dalla Sala Operativa del Comando Provinciale G. di F. di Catania, nonostante la forte tormenta, dopo vari tentativi, utilizzando i mezzi fuoristrada in dotazione, riuscivano dopo circa due ore a raggiungere i turisti. Dopo averli tranquillizzati, i finanzieri, armati di pale, riuscivano a liberare qualche mezzo intrappolato immettendolo nel solco scavato pronto per la discesa a valle, quindi trasportavano a spalle i bambini e nel contempo aiutavano le donne a mettersi in sicurezza all’interno dei fuoristrada. La disavventura terminava intorno alle 19,30 con l’arrivo nella caserma G. di F. di Nicolosi, dove ai malcapitati venivano somministrate bevande calde e veniva offerto ausilio per la ricerca di strutture ricettive ove trascorrere la notte.13. SERVIZIO DI PUBBLICA UTILITÀ “117”.Da ultimo val la pena evidenziare come il servizio di pubblica utilità “117” riscuota sempre maggior fiducia estendendo la propria fascia di utenza.Nel corso del passato 2012, infatti, sono pervenute ben 514 segnalazioni, contro le 260 del precedente 2011 e le 104 del 2010. È evidente come il flusso di tali segnalazioni sia praticamente raddoppiato di anno in anno, testimoniando il notevole affidamento in esso riposto dai cittadini della provincia di Catania.
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