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Economia e opere, Catania: inaugurata la darsena al Porto
Pubblicato il 25 Luglio 2015
Una grande realizzazione frutto di anni di impegno di esponenti del centrodestra. E dell’opera della “Tecnis”. Oggi, però, c’erano quelli del centrosinistra: “film” già visto (nella foto il sindaco Bianco e il ministro Delrio)
di iena marittima marco benanti
Grazie a Santo Castiglione, già presidente dell’Autorità Portuale, grazie al governo Berlusconi, grazie all’ing. Riccardo Lentini e all’avv. Davide Romano dirigenti dell’Autorità Portuale, oltre naturalmente all’opera di chi ha realizzato i lavori, la “Tecnis” di Mimmo Costanzo, Catania ha la darsena al Porto. Sono queste le persone e i soggetti che hanno, storicamente, operato per anni e anni per raggiungere questo obiettivo.
A cosa serve una darsena? E’ un moltiplicatore: è fondamentale per aumentare la velocità nello scambio delle merci, una “manna” per le aziende, in una terra ancora “flagellata” da una rete ferroviaria e autostradale vergognosa, ennesimo “regalo” di una classe dirigente inadeguata.
Stamane, c’era tutta la “Catania che conta” per l’occasione: dai vertici della Procura della Repubblica, con il facente funzioni Michelangelo Patanè, al sindaco Enzo Bianco, con gli assessori D’Agata, Villari e Licandro, dal sottosegretario di Stato Giuseppe Castiglione, ai deputati regionali Luca Sammartino, Valeria Sudano, Nino D’Asaro, Concetta Raia, dall’assessore regionale Giovanni Pistorio a professionisti, docenti, funzionari. Oltre, naturalmente, al commissario del Porto Cosimo Indaco.
Per l’occasione è arrivato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. Dal membro del governo e dal sindaco tante parole. “Grazie a opere come questa – ha dichiarato Delrio – la narrazione del Mezzogiorno può diventare diversa. E se riparte quest’area del nostro Paese, soprattutto con gli investimenti sul sistema della portualità, riparte tutta l’Italia”. Il Ministro ha parlato delle possibilità legate ai fondi, oltre 10 miliardi di euro, destinati alle infrastrutture delle città metropolitane.”
Di “rilevanza strategica ai fini di protezione civile” ha parlato il commissario Cosimo Indaco, oltre che “per la sua posizione collegata con la rete autostradale, costituirà un polo per lo stoccaggio e la movimentazione del traffico containers e Ro-Ro consentendo il recupero del 50% delle aree del porto storico per la creazione di un waterfront a servizio del traffico crocieristico, del diporto, della pesca e delle iniziative a sostegno dello sviluppo economico della città”.
Il sindaco Bianco, sempre perfetto nella “creazione di eventi” per i quali ha scarsi o nulli meriti, ha dichiarato: “in due anni siamo riusciti a far tornare il porto di Catania a pullulare di navi.Vero è che a volte è anche troppo pieno di containers, ma questo è comunque un segno di vitalità economica.”
Sull’opera non sono mancate negli anni denunce sulla sua legittimità da parte di associazioni ambientaliste: oggi, a inaugurare l’opera contestata, c’erano i vertici della Procura. La massima espressione della legalità sul territorio.
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