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Economia e “paradossi bancari”: una storia sicula
Pubblicato il 21 Maggio 2013
Leggere per credere. Maronna!!!!Di Iena sBancataLuglio-Settembre 2009, un imprenditore catanese ha il coraggio didenunciare degli strozzini, per farlo deve comunque farsi protestareun assegno di oltre 4mila euro. Denunciato il tutto alla squadra mobileecco che l’imprenditore si trova a combattere anche con il direttoredella propria banca (Unipol, a suo tempo UGF) il quale – addiritturalitigando con i suoi dipendenti – gli fa protestare un altro assegno(di 500€) con addirittura i soldi sul conto. Quindi non solo il dannoma anche la beffa, visto che poi tra spese ed altro quei 500 euro sonodiventati quasi mille). Ovviamente l’imprenditore non gliela fapassare liscia e denuncia tutti i fatti alla Banca d’Italia edall’ABI, ma tutto passa liscio anzi quando il direttore viene aconoscenza dell’esposto decide di denunciare l’imprenditore perdiffamazione per presunti insulti dello stesso alla sua “altaautorità”, durante le convulse fasi del protesto dell’assegno con isoldi sul conto. Il direttore, che già aveva procurato anche altrifastidi ai genitori dell’imprenditore, quando era direttore di altrabanca, però per 4 o 5 udienze non si presente in tribunale. Sipresentano invece i testimoni, tutti dipendenti e/o dirigenti di BancaUnipol i quali perdono giorni di lavoro, anche con costi per la stessabanca. Alla fine il giudice s’incavola, giustamente, e multa di 200€il direttore. A parte il processo ancora in essere ecco chel’imprenditore si ritrova con una raccomandata della banca che rilevanon essersi perfezionate le procedure di chiusura del conto corrente equindi a fronte di 60 euro dovute nell’ottobre del 2009 ora trainteressi, spese etc sommano mille euro. E l’imprenditore a chidovrebbe rivolgersi per far valere le proprie ragioni? Sempre allastessa filiale Unipol dove il direttore è ancora quello che lo hadenunciato e che gli ha fatto protestare un assegno di 500€ con isoldi sul conto? Storie di banche, storie assurde.
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