Economia e Politica, Catania: arriva il commissario straordinario alla Camera di Commercio. Forzese(Udc): “asse Crocetta-Confindustria? A noi sta bene”


Pubblicato il 09 Gennaio 2013

Stamane, si è insediato il prof. Dario Lo Bosco. Con i cronisti tanti frasi fatte e d’occasione. Mentre il deputato Udc, presidente commissione affari istituzionali, che lo accompagna, dice….

di iena senz’ali marco benanti

Tutto chiaro, anche troppo. Al di là dei “dribbling” verbali e delle “frasi da comunicato stampa”, l’arrivo alla Camera di Commercio, accolto dal segretario generale Alfio Pagliaro, del nuovo commissario straordinario, il prof. Dario Lo Bosco ha fatto capire tanto, anche a chi non sa o fa finta di non capire.

Cosa? Che la “consegna di capodanno” da parte del governo di Raffaele Crocetta dell’aeroporto di Fontanarossa alla Confindustria di Montante- Lo Bello (con annesso “assalto alla diligenza (o “dirigenza”, che sia)” della Sac) è operazione ormai alla luce del Sole, di fatto avallata anche dalla politica. Non a caso, in conferenza stampa(nella foto in alto) il presidente della commissione affari istituzionali dell’Ars Marco Forzese (che ha approvato la nomina governativa del commissario) e che ha accompagnato stamane Lo Bosco, ha dichiarato alla domanda della “iena” sull’asse governo-confindustria: “sì, ci sta bene”. Per lo sviluppo economico, ci mancherebbe -ha aggiunto Forzese. Certo, e come non ricordare da parte di Forzese anche il rapporto Lo Bello-Casini?

Niente male, diciamo tutto chiaro. E da tempo. Crocetta è il volto (buono, per chi crede alla sua propaganda da “imbonitore berlusconiano”) di un asse di Potere con la Confindustria che promette di mettere un’ipoteca sul futuro della Sicilia. E che promette “nuove puntate”, dopo la “guerra di Fontanarossa” in cui il governo regionale ha fatto da “cameriere politico” della Confindustria. Per farla vincere.

Comunque, sentire Lo Bosco (che ha un incarico di sei mesi, per arrivare al nuovo assetto di governo della Camera catanese) è stato un pò come tornare ai tempi dei congressi democristiani, “aggiornati” con il nuovo linguaggio da “propaganda mediatica” legalitaria e antimafiosa. Sarà il professore un accademico, uno studioso, come si è definito lui, ma dopo averlo sentito parlare a lungo siamo rimasti con le stesse domande d’inizio conferenza stampa. Vedremo. Il nuovo commissario si è detto “a disposizione di tutti”, ha risposto con un evasivo “in democrazia tutti dicono quello che vogliono…”a chi gli ha ricordato le polemiche sulla sua nomina (fra l’altro, due interrogazioni parlamentari all’Ars) e ha spiegato alla “iena” che gli chiedeva di Sac ed aeroporto, in particolare della verifica dei poteri (visto che Camera di Commercio di Catania e Ragusa, entrambi sotto commissari, rappresentano quasi il 50% del capitale sociale) in questo modo:”guardi non so cosa lei intenda dire con la verifica dei poteri, la verifica dei poteri si fa quando si fa una votazione. Ritengo che parteciperò comunque a tutte le attività che il mio ruolo impone, lo farò con scrupolo, diligenza, ma soprattutto con passione, ripeto, per far sì che quel binomio legalità sviluppo possa finalmente trionfare a partire dalla Sicilia, con orgoglio di riscatto della sicilianità vera.”La Camera di Commercio rappresenta la quota di maggioranza del capitale…ritengo che io debba immediatamente incontrare i vertici della Sac, io ho fatto semplicemente un accenno al problema della logistica integrata. C’è una pista che va ampliata dell’aeroporto, che deve essere resa compatibile nel suo ampliamento con l’Interporto, occorre fare un raccordo sempre più efficiente con la Ferrovia e con il Porto. Ripeto Catania è una realtà imprenditoriale sana che può costituire il centro di una serie di attenzioni opportune per lo sviluppo economico in chiave ambientale. E’ così che dobbiamo muoverci, lo faremo in sinergia col governo nazionale, col governo regionale ovviamente che mi ha onorato di questa nomina e penso che questo nuovo corso dia ragione alla Sicilia che può vedere messo a frutto gli sforzi di tutti i cittadini.”

Ma che ruolo avrà un ente, come la Camera di Commercio, estromessa da rappresentanti nella dirigenza Sac (evento storico), raggiunto nella nuova “era della legalità” del governo Crocetta e dei suoi amici industriali? “La Camera di Commercio avrà il peso che è giusto che abbia ma gli organi appena eletti devono poter lavorare. Come socio di maggioranza di Sac daremo le strategie di sviluppo, con l’apporto di Confindustria in primis, e vigileremo affinché vengano portati avanti gli indirizzi programmatici”.

E rispondendo ad altri cronisti ha dichiarato: sul tema possibile influenza della politica? “La politica nel senso di polis, aiuto alla collettività, bisogna superare la logica delle clientele che certamente non ci appartiene, lavorare assieme a tutte le realtà sane della Regione, con l’assessore alle attività produttive la dott.ssa Vancheri che è una professionista di qualità ritengo che questo elemento importante per lo sviluppo economico debba anche passare un rapporto sinergico con le Università”. E chi spunta all’orizzonte? La dott.ssa Vancheri (funzionario Confindustria). Ma non è finita: e il rapporto con Confindustria? “Il rapporto con la Confindustria è prioritario, ricordo a tutti che la lotta per la legalità e lo sviluppo come binomio inscindibile con orgoglio possiamo dire che è partito questo rapporto ottimizzato da Caltanissetta, si è esteso per la Sicilia. Non ci facciamo dare lezioni da nessuno per la legalità e lo sviluppo, anzi ritengo che il Paese ci ha onorato di grande attenzione.”

Lo Bosco si è soffermato, poi, sul tema trasporti: “sono sicuro che, con l’impegno, anche l’ottimizzazione del sistema dei trasporti in chiave ambientale, partendo da Catania, potrà essere una realtà per la Sicilia, piattaforma logistica naturale sul Mediterraneo. Occorre valorizzare la posizione geografica dell’Isola e fare in modo che, al contrario, questa non conduca a maggiore marginalità. Ritengo che avendo il porto, l’aeroporto e l’interporto si possa fare un lavoro comune per potere realizzare una serie di attività dove la Camera di Commercio sarà l’attore principale”.

Sulle polemiche intorno la sua nomina, ha specificato: “sono pronto al confronto e rimarrò a disposizione di tutti e farò ogni cosa confrontandomi con tutte le forze politiche e sociali, con le associazioni e con Confindustria, e parlando con tutte le componenti della camera di Commercio”.


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