Economia…sotto “strozzo”, Catania: imprenditore “stritolato” da mutui a tassi usurari. Denuncia del Codacons


Pubblicato il 10 Maggio 2014

Dall’associazione di tutela dei consumatori un esposto contro nota banca alla Procura della Repubblica…

“Il Codacons ha presentato un esposto – denuncia per il reato di usura alla Procura della Repubblica di Catania, per due mutui stipulati da una nota Banca con un imprenditore del territorio.L’imprenditore, che a causa della crisi non ha potuto più onorare le rate del mutuo, considerato il tasso di mora, si è ritrovato con un “cappio intorno al collo”, costretto a pagare alla Banca interessi elevatissimi, ben oltre il cosiddetto “tasso soglia” che la Banca d’Italia stabilisce trimestralmente e al quale gli istituti di credito devono attenersi. Così l’imprenditore si è rivolto al Codacons, chiedendo aiuto e sostegno legale.L’Avv. Carmelo Sardella dell’ufficio legale del Codacons, che difende per conto del Codacons l’imprenditore “stritolato” dal sistema creditizio, una volta verificata l’avvenuta applicazione di un tasso usurario da parte della banca e diffidata la stessa alla restituzione delle somme versate, ha avuto il compito di attivare l’azione giudiziaria.Ricorda l’Avv. Sardella che “il 9 Gennaio dello scorso anno, la Corte di Cassazione ha ribadito l’importante principio che qualora sia accertata l’applicazione da parte delle banche di un tasso “usurario”, assimilabile cioè a quello applicato dai tanti “cravattari” che ammorbano l’economia e la società travolta dalla crisi, allora si ha diritto alla restituzione degli interessi già versati alla banca e si ha diritto anche a non pagarne più fino all’estinzione del prestito o del mutuo”.”Una vicenda spiacevole, probabilmente molto diffusa, che merita un approfondimento giudiziario con un’indagine della magistratura per la verifica anche del corretto comportamento degli organi di vertice dell’Istituto di Credito, che, ricordiamo, sono tenuti a vigilare per impedire che venga superato il tasso soglia.Assistiamo ad un sistema creditizio in cui i controlli sembrano saltati, perché “i controllati”, cioè le banche, possiedono le quote di maggioranza del “controllore”, cioè la Banca d’Italia”, conclude l’Avv. Sardella. Il Codacons, quindi, invita quanti hanno stipulato mutui con gli istituti di credito a chiederne una verifica ai suoi esperti.”

 


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