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Editoria alla catanese: la finta chiusura di Rete 8 e Telejonica
Pubblicato il 18 Marzo 2015
Iena google glass
A “cianciopoli” può accadere di tutto e di più. Ma nessuno osa dire qualcosa. Mai puntare il dito sui potenti. Dal 28 febbraio 14 persone sono state mandate a casa. Il motivo: c’è crisi, le emittenti Rete 8 e Telejonica, vanno chiuse. E così è stato per poco più di due settimane.
Poi qualcosa è cambiato. Un ripensamento? Un errore di valutazione? Una delle tante “minchiate” messe in atto da pseudo manager della “minnulata”, capaci soltato di pensare al proprio tornaconto personale con i soldi del “grande vecchio”?
Come per magia Rete 8 e Telejonica, dall’oscuramento, hanno ripreso a trasmettere. Ma non era stato detto che chiudevano? Ma allora è stato solo un bluff per liberarsi dei lavoratori!? Ma che ne pensano sindacati e istituzioni? Siamo certi che presto faranno sentire la propria voce. Batteranno i pugni sul tavolo. Organizzeranno conferenze stampa per denunciare l’accaduto.
A breve, poi, magari ci sarà un roboante comunicato del sindaco “Enzo White” che chiederà conto e ragione alla proprietà. Da notizie riservate pare che il primo cittadino sia stato svegliato nel cuore della notte dai suoi collaboratori che lo hanno informato di questa situazione e il primo cittadino non è più riuscito a chiudere occhio. Attratto dal bianco e nero pare abbia seguito tutta la notte la programmazione vintage delle due emittenti. Vuoi vedere che anziché difendere i lavoratori probabilmente si complimenta con la proprietà per la scelta compiuta!
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