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Editoria, Catania: a fine mese chiudono Telejonica e Rete 8. E non ci sono “martiri” (ben “sistemati”) o “pianti greci”, solo parole sommesse
Pubblicato il 06 Febbraio 2015
ecco il video dei giornalisti…
di iena senza eroi
Il prossimo 28 febbraio chiudono Telejonica e Rete 8, le due storiche emittenti catanesi direttamente riconducibili al Gruppo Ciancio, che sono state messe in liquidazione. I vertici aziendali hanno comunicato che i 14 lavoratori saranno tutti licenziati dopo aver “subito” tre anni di contratto di solidarietà con una riduzione di ore lavorate che è arrivata quasi al 50 per cento. Lo ha comunicato la Cisl- Fistel etnea e l’Assostampa di Catania stigmatizzando questa scelta estrema“.
“Usciremo di scena – spiegano i lavoratori in una nota – lottando silenziosamente. Nessun sit-in, nessuna protesta, nessun blocco stradale. Tutto questo servirebbe a poco”.
Intanto i lavoratori chiamano in causa i sindacati, a cominciare dall’Assostampa regionale e Cisl-Fistel e i rappresentanti istituzionali, affinché vigilino sulle procedure messe in atto dall’azienda per la liquidazione e individuino percorsi di tutela del lavoro e soluzioni non traumatiche. Lanciano inoltre un appello agli imprenditori della città per valutarne l’acquisizione e non far morire una realtà da anni radicata nel territorio e con margini di rilancio molto elevati, tenuto conto delle poliedriche professionalità presenti e dell’esiguo costo del personale.
Infine i dipendenti di Rete 8 – Telejonica per informare i propri telespettatori della chiusura definitiva delle due storiche emittenti televisive di Catania e provincia e per congedarsi hanno realizzato un video dal titolo “Fino all’Ultimo Giorno”, video con atteggiamento positivo e, soprattutto, professionale, parole e immagini per raccontare oltre vent’anni di lavoro.
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