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Editoria, Catania: sabato presentazione de “La storia del Coronavirus a Bergamo e Brescia”
Pubblicato il 18 Agosto 2020
“La percezione del dramma non è chiara, niente e nessuno può ancora immaginare cosa accadrà. L’unica cosa certa è che siamo stati investiti da una “tempesta perfetta”, da un virus che viene da lontano e porta la “corona”, ma di nobile non ha proprio nulla”.
Non si parla mai abbastanza di Coronavirus, non in settimane nelle quale i contagi stanno aumentando in maniera significativa anche in Sicilia. Per questo assume ancor più significato la presentazione, a Catania, del libro “La storia del Coronavirus a Bergamo e Brescia – divise su tutto, affratellate dall’emergenza, così le due città hanno combattuto insieme” un “instant book” scritto dal giornalista, siciliano ma trapiantato in Val Camonica, Giuseppe Spatola.
L’appuntamento è fissato a sabato 22 agosto, dalle 19.30 al Castello Ursino, a introdurre e moderare l’incontro sarà Maurizio Lanza, direttore generale Asp Catania, sarà presente l’autore del libro.
Giuseppe Spatola, classe 1975, è nato a Modica. Giornalista professionista, già inviato del Corriere della Sera, dal 2011 collabora con “BresciaOggi” e Agi. Non sarà una normale presentazione di un libro: i contagi in aumento in Sicilia meritano più di una riflessione e le tante croci che il Coronavirus ha lasciato dietro di sé in Lombardia meritano memoria, per non dimenticare, anche perché, come scrive l’autore, “con il senno di poi il contagio poteva essere rallentato e l’emergenza si sarebbe potuta gestire con numeri meno allarmanti.
La battaglia sembra vinta, ma stiamo ancora combattendo una guerra contro un nemico invisibile, che ci costringe alla trincea senza neppure palesarsi. Un’epidemia che non è rimasta sull’uscio di casa, ma si è accomodata in salotto sfondando prepotentemente la porta. E non è detto che non succeda di nuovo”.
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