All’origine del Politico tra cattolicesimo e nichilismo nella figura di Carl Schmitt
È fresco di stampa il denso e breve saggio Archeologia del concetto di Politico in Carl Schmitt (Mimesis, pp.80, 10.00 euro) del catanese Fabrizio Grasso, classe 1984, filosofo e giornalista. L’autore, attento alle fonti e alla critica, esplora il celeberrimo concetto formulato dal famigerato giurista del Terzo Reich per definirne con precisione il punto d’origine. L’interpretazione di Grasso è polemica nei confronti di quanti negli anni, hanno letto e commentato da sinistra il giurista, perché l’ideologia applicata all’analisi produce incomprensioni. Per questo motivo Schmitt è letto dalla prospettiva cattolica e controrivoluzionaria che consente un accesso privilegiato alle categorie di pensiero del filosofo del Nomos.
La prefazione al testo è del professore Luciano Albanese, dell’università La Sapienza di Roma, è proprio lui a sottolineare che «il volume esce in un momento cruciale della storia dell’Occidente, che subisce l’assalto frontale da parte dei gruppi più radicali dell’estremismo di matrice islamica» e che «quello che emerge dalla lettura delle riflessioni di Grasso sul pensiero di Schmitt è il codice genetico della situazione attuale».
È l’opposizione radicale tra secolarismo e cattolicesimo ad essere alla base del moderno concetto di Politico? Politica e nichilismo sono irreparabilmente intrecciati? Un’ipotesi di risposta è offerta nella nota finale in cui è evocato il pensiero del filosofo che è diventato il santo protettore di anarchici ed egoisti, l’innominabile Max Stirner.
Nota infatti il professore Tino Vittorio, che ha insegnato nella facoltà di Scienze Politiche dell’università di Catania, «tra Stirner e Schmitt la politica – non da ora – si fonda sul nulla, sull’arbitrio infondato – scrive il giovane Fabrizio Grasso. I politici sono una nullità. E io che cattolico non sono (come invece lo era Schmitt) sospetto che sia inconfutabile. Insomma, siamo – sì – al mercato del nulla!».
Inoltre, al professore non sfugge nemmeno la criptica dedica in esergo e difatti spiega «è dedicato a Talestri, una regina amazzone che, accesa di passione per Alessandro Magno la cui fama era arrivata fino a lei, andò a trovare il re dei Macedoni. Alla domanda di questi – perché sei venuta a cercarmi? – Talestri rispose: per giacere con te».
“Il 25 novembre è una data simbolica, ma la lotta agli abusi contro le donne…
Catania - Torna l’attività concertistica di fine anno “Fuorischema 2024” del Centro culturale e teatrale…
Sulla vicenda del porticciolo di Ognina che ha visto sabato scorso una grande manifestazione di…
di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli…
L’Alfa Basket Catania scenderà in campo domani pomeriggio. La squadra rossazzurra, nel campionato di Serie…
COMUNICATO STAMPA Le insidie del Black Friday I consumatori devono prestare la massima attenzione affinché…