I benpensanti già prendono le distanze, in nome di una certa “lotta alla a Cosa Nostra”. In cui -loro- sono “specialisti”, in particolare dal divano di casa.
Fuori dal coro, di seguito quanto sostiene il legale di mille battaglie…
ecco la nota stampa
“Mi congratulo con Carmelo Sardo e l’ergastolano Giuseppe Grassonelli. La vittoria del premio Racalmare da parte del libro “Malerba” è la vittoria della cultura della legalità perché quel libro indica la via che lo Stato deve percorrere – e fino agli omicidi di Falcone e Borsellino percorrevano solo pochi eroi – per salvare tanti ragazzi di famiglie degradate nei quartieri ad alta densità di mafia dal destino criminale.
Gli stessi uomini dei sepolcri imbiancati che hanno taciuto ed isolato Nicolò Marino adesso, in nome della falsa antimafia urlano contro il libro di Sardo.
Chi, come me, adesso, ha notizia dai magistrati Antimafia di Palermo di essere al centro delle riunioni dei capi e dei Killer di Cosa Nostra, non può che ringraziare i giurati di Grotte e Racalmuto per aver scelto questo libro, e soprattutto Sardo e Grassonelli, per averlo scritto.
E mi compiaccio di comunicare all’opinione pubblica di avere ricevuto una comunicazione dalla sorella di Giuseppe Grassonelli, dottoressa Nuccia Grassonelli, che mi ringrazia per la disponibilità professionale offerta per assistere il fratello.
Contro il libro di Carmelo Sardo si sollevano, in queste ore, i sepolcri imbiancati di quegli uomini, come quel noto amministratore dell’ASP di Agrigento, dedito a degli imbroglioncelli, che si simula, addirittura, amico intimo di Leonardo Sciascia (che personaggi simili poteva solo disprezzare, perché campioni di illegalità e clientelismo familistico da tre soldi e contro i malati) , praticano l’illegalità e declamano la finta legalità, appunto la legalità dei sepolcri imbiancati.
Conosco la dirittura morale, il coraggio, la professionalità di Carmelo Sardo, che è senz’altro il migliore dei giornalisti della mia e sua generazione, per questo esprimo il convinto plauso ed anche l’umano rispetto per la coerenza dimostrata da Grassonelli nell’espiare i suoi ergastoli senza chiedere clemenze e benefici.
Concludo: da uomo che ha sempre dedicato la vita alle concrete battaglie contro la mafia, dico basta ai sepolcri imbiancati della falsa antimafia, oggi perfettamente rappresentati anche dai quei vertici politici che hanno isolato Nicolò Marino, pur di offrire piena garanzia agli enormi interessi economici illeciti disvelati da questo ex assessore. Gli uomini dei sepolcri imbiancati oggi tacciono avanti allo scandalo del siluramento di Marino, e urlano contro il bellissimo libro di Sardo.
Agrigento 02.09.2014
Avv. Giuseppe Arnone”.
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