Il Comitato spontaneo antimafia presieduto da Attilio Cavallaro in collaborazione con le Famiglie dei Giudici Eroi, il 7 aprile al Museo Diocesano di Catania per la XXIII edizione del Premio Internazionale Livatino-Saetta-Costa, ha consegnato l’ambito riconoscimento a Francesco Marchese per il romanzo “Tra un facile e un fragile abbraccio” «in considerazione della pregevole attività culturale».
La premiazione ha interessato numerose personalità che dedicano la loro vita alla lotta alla mafia e alla promozione della legalità. Seduta in prima fila, la cugina di Rosario Livatino, il giudice ragazzino simbolo della lotta contro la mafia.
L’autore Francesco Marchese ha voluto dedicare il proprio romanzo alla legalità che nel titolo “Tra un facile e un fragile abbraccio” ha trovato l’emblema più rappresentativo: “Tutto ciò che si ottiene con facilità, senza il sudore della fronte o l’impegno nel quotidiano, sarà fragile”. Continua, poi l’autore invitando a trasmette ai più giovani i valori veri della vita, quelli più duraturi.
Insieme a Francesco Marchese anche l’editore Alfio Grasso ha ricevuto il premio per l’impegno sociale nell’editoria.
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