di iena coi piedi per terra
Il settore televisivo è in crisi profonda e si va verso una estinzione di massa. I segnali sono evidenti, ma sindacati e giornalisti vivono evidentemente in un altro pianeta. Pensare di poter rilevare una emittente regionale avviando l’autogestione è qualcosa che ha dell’assurdo. Le emittenti televisive chiudono perchè non ci sono più i finanziamenti pubblici di una volta, e Ciancio ha capito che non è più produttivo.
Mancano, ormai da tempo, le pianificazioni di carattere istituzionale e sono nettamente in calo gli investimenti dei privati. Il mondo è cambiato, ma sindacati e giornalisti non se ne sono accorti. Ma sono in buona compagnia. Anche alcuni politici vivono in un altro pianeta e pensano che basta qualche dichiarazione e un tavolo regionale per risolvere un problema irrisolvibile. Le tv locali, siano esse provinciali o regionali, sono state ormai inghiottite dal web e dalle decine di emittenti presenti sul digitale terrestre. Ma alcune domande sorgono spontanee: con quali investimenti avrebbero gestito la televisione? In che modo avrebbero pagato agenzie di stampa, Enel, Telecom, auto di servizio, carburante, assicurazioni, contributi e stipendi? In quali locali avrebbero operato? L’idea del “working buyout” era semplicemente una follia.
L’Alfa Basket Catania scenderà in campo domani pomeriggio. La squadra rossazzurra, nel campionato di Serie…
COMUNICATO STAMPA Le insidie del Black Friday I consumatori devono prestare la massima attenzione affinché…
Il dibattito sul Piano di riqualificazione dello scalo Attanasio: «Quali intersezioni con PUDM e PUA…
Una nuova e articolata interrogazione parlamentare riguardo al futuro dell’Azienda Siciliana Trasporti è stata presentata,…
OGGI ALLE 10 MANIFESTAZIONE Anche per Enrico Trantino,questa volta si è andati al di là…
La variante della concessione demaniale marittima richiesta dalla società La Tortuga Srl nel porticciolo di…