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Editoria sicula, Cianciopoli: licenziamenti a go go
Pubblicato il 28 Novembre 2013
Ieri Antenna Sicilia, oggi Telecolor, domani…di iena digitale
Il futuro dei lavoratori della storica emittente Telecolor non interessa a nessuno. Non si spiegherebbe altrimenti il silenzio assordante sul dramma che da qui a poco si consumerà. All’inizio del prossimo anno 29 lavoratori su 39 saranno licenziati. Resteranno al proprio posto e conserveranno stipendi e privilegi coloro che hanno portato l’emittente nel “baratro”. Gli stessi che non sono stati capaci, a quanto sembra, nemmeno a preparare una corretta documentazione per accedere ai contratti di solidarietà.
Pare, infatti, che l’emittente non abbia ottenuto il via libera. E questo a oltre un anno dalla presentazione della domanda. Dopo lo sfoltimento avvenuto ad Antenna Sicilia, il gruppo Ciancio ridurrà ai minimi termini Telecolor, lasciando 6 giornalisti, 1 amministrativo e solo 3 tecnici. Ma gira voce che alcuni licenziati, così come è accaduto ad Antenna Sicilia, potrebbero uscire dalla porta con un contratto a tempo indeterminato e rientrare dalla finestra con un rapporto di collaborazione con partita iva.
Sarà vero? Che ne pensano i sindacati? E si profilano altri tagli anche negli altri mezzi del gruppo come Radio Sis, Radio Telecolor, Telejonica e il quotidiano La Sicilia. Anche in questo caso si tratta di voci in ambienti sindacali, ma le notizie pare abbiano una veridicità. Nel frattempo il gruppo Ciancio ci tiene a far sapere che Antenna Sicilia e Telecolor sono le emittenti più seguite, ma non dice che i risultati sono stati ottenuti con quei lavoratori mandati già a casa e con quelli che si appresta a lasciare in mezzo ad una strada. E dire che per salvare risorse umane capaci e di alta professionalità, basterebbe ridurre sprechi e benefit e sbarazzarsi di un po’ di pensionati e alcuni manager ormai fuori tempo, che non godono peraltro di grandi simpatie.Sindacalisti e politici: su questo argomento vi manca la parola o avete finito vocali e consonanti?
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