di Iena di professione
Il dado è tratto. Gli impianti pubblicitari della “Simeto”, azienda del gruppo Ciancio, ospitano i manifesti elettorali di Michela Giuffrida. La direttore ormai ex super partes(ex direttora ed ex super partes) non usa slogan. Nessuna frase. Niente di niente. Una sola parola: “scrivi”. Una sorta di comando. Come è stata abituata a fare negli ultimi anni nelle redazioni di Antenna Sicilia e Telecolor, seminando il panico e creandosi solo “nemici”. Giornalisti e tecnici dicono di tutto e di più sul suo conto. Tutti hanno salutato come una liberazione la sua candidatura. “Scrivi Michela Giuffrida”, “ordina” la direttora. Qualcuno gli spieghi che gli elettori non sono come i redattori delle due testate giornalistiche che ha diretto negli ultimi anni.
La foto stampata sui 6X3 non è una foto a caso, la direttora è nello studio televisivo di Antenna Sicilia(vedi foto). Tutto normale? L’Odg che ne pensa? E l’Assostampa?.Ora è chiaro: il gruppo Ciancio si è buttato in politica, “sacrificando” la direttora. O forse c’è il tentativo di sbarazzarsi per sempre di lei dei suoi “capricci” e dei suoi modi “bruschi” ed evitare altre sollevazioni di giornalisti e tecnici. Ma l’obiettivo potrebbe essere un altro:il gruppo Ciancio, così come è accaduto nel passato, punta a riddurre i costi. Liberarsi della direttora significa risparmiare un sacco di quattrini. Del resto è gia accaduto in passato quando il comune di Catania è diventato ammortizzatore sociale per Ciancio. Farkas e Sangiorgio, giusto per fare i nomi, sono stati spediti all’ufficio stampa del Comune (amministrazione Bianco) per alcuni anni e lo stipendio lo hanno pagato i catanesi. Ora il comune non ha più un centesimo e allora si ricorre alla politica. “Scrivi Michela Giuffrida e voti Mario Ciancio & Figlia”.
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