Le forze popolari e democratiche si mobilitano di fronte alle manovre per fermare la conoscenza collettiva della condizione economico-finanziaria di Palazzo degli Elefanti. Lo slogan delle sinistra diffuse e delle società civili eventualI: “il comune è una casa di vetro, massima trasparenza”.
di iena dalla città coperta marco benanti
La reazione è stata immediata: tutti sotto il Comune di Catania per una fiaccolata. Di passione autentica, di voglia di difendere la democrazia. Che ha un punto fermo, su tutti: conoscere per deliberare. A Palazzo degli Elefanti, invece, la destra reazionaria del sindaco Raffaele Stancanelli ha di fatto blindato la conferenza stampa di domani, che avrà come oggetto proprio i conti del Comune. E la sinistra d’indigna. E annuncia fiaccolate. E fiaccola, insomma.
Cosa è successo? Il Comune di Catania non è più una “casa di vetro”. Infatti, di fronte a difficoltà sempre più incalzanti, la destra parafascista di Stancanelli vorrebbe mettere il bavaglio al dibattito e alla conoscenza dei fatti e dei numeri. Un’operazione antidemocratica. E la sinistra d’indigna.
Infatti, con un improvviso comunicato stampa, da Palazzo degli Elefanti si è richiesto l’accredito per la partecipazione domattina all’incontro in Comune. “Ma che idea di democrazia hanno questi? E’ disgustoso, è veramente intollerabile, un vulnus democratico. Le forze del progresso restano vigili e attente per evitare il ripetersi di simili espressioni della destra becera”- si è espresso così, con immediatezza democratica, l’esponente dei Comunisti (molto) Italiani Orazio Licandro. Accanto a lui, in tanti hanno espresso viva preoccupazione democratica e sinceri sentimenti di riprovazione democratica per l’accaduto.
Il capogruppo del Pd Rosario D’Agata ha dichiarato: “siamo indignati. Siamo increduli. Siamo allibiti. Tutti insieme eleviamo alto il nostro sdegno di cittadini uniti, insieme per la partecipazione e la conoscenza esprimiamo il nostro “No” a questi tentativi di limitare l’accesso ai dati della contabilità della casa di tutti, il Comune. Ma del resto da questa destra, da questa destra liberticida che cosa mai c’è d’ aspettarsi?”
Da Abbiategrasso, con viva partecipazione, il vicepresidente dell’Antimafia Nazionale Claudio Fava ha fatto subito sapere che ci si aspetta un intervento immediato della Prefettura di Catania.
L’indignazione democratica non è venuta meno, quando poco fa si è saputo che sarà possibile vedere la conferenza stampa in streaming. Un po’ come una volta accadeva per le partite del campionato di calcio. Ma ci si chiede: si potranno mai fare domande collegandosi in via streaming? “Vedete, la cultura televisiva, berlusconiana della destra antidemocratica viene fuori tutta nel suo inquietante contenuto antidemocratico”: questo un passaggio di un comunicato stampa di “Cittàinsieme” che ha annunciato l’immediata attivazione di una fiaccolata dei “cittadini democratici che non guardano in faccia a nessuno, che vigiliano e criticano a prescindere dai colori politici e dagli schieramenti, a differenza della cultura della destra, che premia le becere appartenenze”.
Da sinistra, Enzo Bianco, leader dei Liberal e di molti democratici catanesi, ha fatto sapere che “democrazia è libertà.” E conoscenza, aggiungiamo noi.
Hanno espresso indignazione e voglia di attivarsi subito anche “Libera”, “Addiopizzo” e tutta la vasta area dell’Antimafia militante, compresi gli asili nido che la destra vuole chiudere. Ma le mamme democratiche vigiliano. E fiaccolano anche loro.
Fiaccoleranno anche gli “avvocati democratici”, anche loro indignati per la “misura dal sapore nettamente fascista della conferenza stampa blindata” : così si sono espressi i legali democratici della sinistra diffusa ed eventuale. “C’è una voglia di chiudere il dibattito, di non parlare alla città con parole di verità”: questo uno dei passaggi della ferma presa di posizione di vigilanza democratica che viene dagli “avvocati democratici”.
Anche i vigili democratici, i baristi democratici e i carrozzieri democratici hanno fatto sapere il loro “No alla conferenza stampa controllata dalle logiche di destra”.
Ultima –ma non per questo meno significativa- è la presa di posizione del “comitato per la partecipazione democratica quando governa la destra” che ha lanciato uno slogan: “il Comune è casa di tutti, è Casa Catania, insomma”.
Si attendono ancora le reazioni della giunta Stancanelli. Che sembra snobbare tutti. Con atteggiamento sprezzante e antidemocratico, tanto che sembra che domani il sindaco sarà impegnato in una tourneè televisiva e in vari impegni istituzionali. Proprio un brutto periodo per Catania! Si aspetta un cambio di cultura.
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