“Questo non è amore”. Il motto della campagna permanente di sensibilizzazione promossa dalla Polizia di Stato ha scandito i diversi momenti di riflessione programmati dalla Questura di Catania per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questa mattina, nell’Aula delle Adunanze del Palazzo di Giustizia, la Polizia di Stato e l’Ordine […]
Edizione straordinaria, Agrigento: aggressione della polizia all’avv. Giuseppe Arnone. Siamo in uno Stato di diritto o in una dittatura sudamericana?
Pubblicato il 30 Settembre 2015
Riportiamo quanto denuncia il noto legale.
Da parte nostra gli esprimiamo tutta la nostra solidarietà e auspichiamo un netto e determinato intervento da parte delle autorità competenti di fronte a fatti di tali gravità! (marco benanti, ienesicule)
“Al Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo
All’Ordine Nazionale dei Giornalisti
All’Agenzia Ansa di Palermo
Violenze ,Violazione di Domicilio,Aggressione fisica, ingiurie ed altri reati posti in essere questa mattina dal Commissario di Polizia Giudice e da altri Funzionari in danno dell’avvocato Arnone.
Tra breve il filmato che ricostruisce le violenze e le aggressioni sarà disponibile su youtube, cliccando il seguente titolo: “LE VIOLENZE DELLA POLIZIA (INVIATA DA DI NATALE) A CASA DI ARNONE, CON IMMAGINI DI PERCORSE E MINACCE” Signor Procuratore Generale, tra breve avrà a disposizione le prove fotografiche, video ed audio dell’aggressione, con violazione di domicilio, e percorse poste in essere da una serie di poliziotti, comandati dal Commissario dottor Giudice della Questura di Agrigento.
Sono costretto a inviare ad horas la presente perché sono stato minacciato di essere sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio, al fine di giustificare la singolare teoria che le percorse ricevute erano motivate dall’impedirmi il suicidio!!!! Mi si voleva poi portare in Questura per completare poi l’aggressione senza telecamere indiscrete, iniziativa impedita dalla pronta reazione degli avvocati presenti, Faro e Principato. Il tutto è video ed audio documentato.
Rassegno in estrema sintesi i fatti , riservandomi l’approfondimento dei medesimi.
Si premette che dopo le violenze e le aggressioni e i reati perpetrati contro lo scrivente di cui adessosi dirà , sopraggiungevano sui luoghi i Procuratori Fonzo e Di Natale i quali ostentatamente si accompagnavano festosamente , anche al bar, con il dott. Giudice , appena reduce da questi fatti di reato. I suddetti Fonzo e Di Natale con tale plateale comportamento, innanzi a decine e decine di poliziotti e di avvocati, intendevano con ogni probabilità offrire al dott. Giudice ogni tutela e protezione, rivendicando l’operato del medesimo ad una scelta della Procura ( per altro non si spiega diversamente un tale spiegamento di Forze di Polizia e Carabinieri per controllare una banale Conferenza Stampa , o per contrastare lo striscione . Né può trascurarsi che l’altro ieri erano arrivati per togliere lo striscione due camion dei Vigili del Fuoco!!!!).
A) Ieri sera il TG di Canale 5 delle 20.00 mandava in onda, con richiamo nei titoli, un servizio in merito allo scontro in atto tra lo scrivente e il Procuratore di Agrigento Di Natale e il suo aggiunto Fonzo. Nell’ambito del Servizio aveva ampio spazio la vicenda di uno striscione che denunciava le bugie di Fonzo e Di Natale, ove costoro venivano presentati come dei grandissimi bugiardi ( Pinocchi );
B) Questa mattina Arnone convocava i giornalisti per le ore 11.30 presso il proprio studio Legale in via Mazzini 148, dalla parte opposta del marciapiede del Tribunale. Ed annunciava altresì che la Conferenza Stampa, dedicata agli eventi trattati dal TG 5, si sarebbe svolta mentre lo striscione dei Pinocchi veniva a sventolare dal balcone;
C) Alle ore 11.30 lo scrivente trovava varie testate giornalistiche, tra le quali Televideo Agrigento e Agrigento TV, Sicilia 24 h, e soprattutto alcune decine, una ventina almeno, di rappresentanti di Polizia e Carabinieri;
D) Appena si rivolgeva ai giornalisti veniva bloccato da un Funzionario di Polizia che si qualificava come il dottor Giudice che minacciava il sottoscritto affinchè togliesse lo striscione, a suo dire contro Legge, nonché non tenesse interviste ai giornalisti presenti nello spiazzo innanzi al proprio studio;
E) La discussione diveniva immediatamente antipatica per i toni aggressivi del Funzionario, per cui lo Scrivente lo invitava ad agire per le vie formali, e a fare ciò che prevedono le Leggi. Quindi saliva al proprio appartamento,sito al primo piano, assieme alla propria collaboratrice l’avv. Daniela Principato. Al Funzionario di Polizia che pretendeva di entrare, lo scrivente opponeva divieto di ingresso nel proprio domicilio, chiudendo con decisione all’uopo il portoncino d’ingresso;
F) Dopo alcuni minuti bussava per salire la propria collaboratrice Iara Gelo, alla quale veniva aperto il portoncino. Il Dottor Giudice, assieme ad altri Poliziotti, si accodavano alla medesima e salivano sino alla porta dello studio dello scrivente. Lo scrivente apriva per fare entrare la collaboratrice e poneva divieto di ingresso ai Poliziotti, tentando di richiudere la porta di ingresso dell’abitazione;
G) Con la violenza il Giudice e i suoi accompagnatori impedivano la chiusura della porta, lo Scrivente a quel punto andava di corsa al balcone per denunciare la violenta violazione di domicilio e qui accadevano le cose più gravi. Il Giudice e i suoi collaboratori impedivano con la violenza la permanenza dello scrivente al balcone, e gli impedivano di comunicare ai giornalisti presenti sotto il balcone quanto di illegale e violento stava avvenendo;
H) Lo scrivente veniva aggredito, spintonato e trascinato dentro la stanza, assieme allo scrivente veniva malmenata, con spintoni, l’avvocatessa Daniela Principato che interveniva per porre fine alle violenze. Tutto ciò è documentato dalle immagini e dal sonoro;
I) Lo scrivente appena riusciva a divincolarsi abbandonava l’appartamento e scendeva giù nello spiazzo affinchè vi fossero tutti i giornalisti con videocamera testimoni di quanto stava avvenendo. Chiamava in proprio soccorso anche l’amico avv. Arnaldo Faro, uomo sia esperto che robusto, il quale si frapponeva quanto il Giudice minacciando di sottoporre lo scrivente a trattamento sanitario obbligatorio, pretendeva di portarlo in Questura!!!
J) Il dott. Giudice, innanzi alla serena prospettazione della gravità dei suoi comportanti violenti e della violazione di domicilio, tentava di giustificarsi – invero in modo assai ridicolo- asserendo che era intervenuto al balcone con la violenza per impedire che il sottoscritto si lanciasse dal balcone medesimo per suicidarsi!!
K) Nel raccontare tale panzana scandalosa, dimenticava di giustificare le ragioni del suo ingresso violento nel domicilio dello scrivente.
L) Si ricorda quanto sopra esposto in ordine alla “compartecipazione “ conclusiva dei Procuratori Fonzo e Di Natale, scesi a stringersi con il dott. Giudice addirittura in maniche di camicia ( si , Fonzo e Di Natale avevano tanta fretta che sono scesi dal dott. Giudice in manica di camicia )
Concludendo la presente nota, sintetica per le ragioni di urgenza, che verrà ulteriormente approfondita, lo scrivente fa presente che il comportamento violento di tali soggetti impauriva talmente i giornalisti che andavano via, forse perché “ silenziosamente minacciati”
Lo scrivente fa pure presente, di aver a quel punto, con dichiarazioni registrate, comunicato pubblicamente di eliminare la ostentazione dello striscione, ripiegandolo, per dare al dottor Giudice il tempo di andare in Questura e proporre una lettera ampia e formale di scuse da divulgare entro un’ora. Lo scrivente rimane ancora in attesa di tale lettera…
Stante l’enorme gravità degli eventi, prudenzialmente, tali eventi vengono rassegnati ad un’autorità seria.
Agrigento 30 09 15 avv. Giuseppe Arnone.”
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