EDIZIONE STRAORDINARIA, CATANIA ALLO SBANDO, IL FALLIMENTO DELLA DESTRA! IL COMITATO “NO STANCANELLI, VOGLIAMO IL CAMBIAMENTO” SBOTTA: “BASTA COL CONSENSO DEI PANINARI. CI VUOLE ALTRO, CI VUOLE COERENZA ED ETICA”


Pubblicato il 19 Ottobre 2014

ANCHE LA SOCIETA’ CIVILE ROMPE GLI ULTIMI INDUGI: “E’ NECESSARIA UNA SVOLTA. STOP AL VOTO DI QUESTI CARROZZONI, SEMPRE DIETRO LE VITTORIE DELLE FORZE DELLA CONSERVAZIONE. OLTRE CHE DEL TOMATO”

 “Cittàinisieme” sempre obiettiva e serena, non dà sponda ad alcun schieramento:”vogliamo un sindaco il cui nome cominci con V e il cui cognome inizi per B. Ma siamo apartitici”.

di iena delle “scelte di vita”

E’ passata una “settimana bestiale”: oggi, è il primo anniversario dell’ aggressione al bjker, il “ragazzo-simbolo” che vuole cambiare (assieme a tutto il centrosinistra, da Raffaele Lombardo, a Lino Leanza sino ad Orazio Licandro) radicalmente Catania, vittima della violenza delle forze della reazione. E ovviamente dei neofascisti e delle destre diffuse ed eventuali.

Proprio stasera, intorno alle 20, in tutte le case della “città perbene” ci sarà un minuto di raccoglimento, al lume di candela (e con il frigo pieno): sarà il momento allora della declamazione di “We shall overcome”, un testo sacro dei diritti civili, contro la guerra, per la pace, contro il male, per il bene, contro i paninari. E naturalmente contro la violenza sulle donne, che non c’entra niente, ma c’entra sempre qualcosa e fa molto “sinistra” (oltre a procurare un paio di scopate sicure alla settimana).

L’iniziativa è stata decisa da poco dal comitato politico “siamo farisei, ma non ditelo”, un gruppo che raccoglie forze e personaggi del “centrosinistra allargato e non riformato”, insomma la solita “sinistra all’italiana” che spopola -ma senza il popolo- da tempo anche a Catania.

Bene, era ora: dopo sette giorni d’inferno, per colpa del sindaco Stancanelli e della sua  amministrazione reazionaria, disfattista e parafascista, la città democratica reagisce. S’incazza, mette in tasca il Codice Rocco e prende la bici. Insomma, fa la rivoluzione. 

Già lo si dice: non li fermerà nessuno. Non li fermerà Stancanelli, non li fermeranno i suoi assessori, non li fermeranno i paninari. E nemmeno il il panino al “doppio formaggio”.

La città democratica è indignata: ha scoperto che i paninari votano per il centrodestra. Ed ha espresso tutta la sua riprovazione morale.

Un portavoce “Pippo vado unni mi cunvene” ha dichiarato da poco: “noi siamo un’altra storia. Non prenderemo mai i voti dei paninari. Del resto, non portiamo nemmeno il moncler. Vogliamo andare al governo della città senza simili consensi. Mica siamo la destra, noi!”

Dalla società civile, dure e determinate parole di condanna etica: “qui, deve essere chiaro: la destra prende i voti dei paninari. Noi, che siamo apartitici, no.”

 

Da “Zio CioccolatoBianco”, noto personaggio della movida catanese, un preciso monito, ma senza indicazioni politiche: “votate bene la prossima volta, non votate Stancanelli”

E allora il comitato “No Stancanelli, vogliamo il cambiamento” ha ripreso vigore: dopo la “bomba d’acqua”, gli incidenti mortali sulle strade, le critiche alla migliore intellighenzia di sinistra che vuole cambiare il mondo, a cominciare da Picanello, le sconfitte del Catania in Serie B, le responsabilità di Stancanelli&Company sono ormai chiarissime.

Parebbe che la magistratura stia valutando di aprire un fascicolo, ma senza indagati: un’indagine conoscitiva, quindi, per stabilire quanto è colpevole Stancanelli. Vi aggiorneremo.


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