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EDIZIONE STRAORDINARIA! On. Claudio Fava: “la mafia non comanda più a Catania”. E Mario Ciancio lo fa “riapparire” sul suo giornale. Mentre Confindustria assiste all’ultimo “spettacolo antimafioso”
Pubblicato il 06 Gennaio 2015
di iena anti antimafiosa marco benanti
“…La mafia non comanda più a Catania…” on. Claudio Fava (La Sicilia, 5 gennaio 2015).
Dal suo puntuale osservatorio sull’asse Milano-Abbiategrasso-Cinisello Balsamo, l’on. Fava, ieri, in al centro Zo di Catania, ha detto “parole storiche”. Resteranno, eccome resteranno.
Fra qualche anno, forse qualche decennio, si potrà forse fare un parallelo storico, chissà cosa verrà fuori.
Nella città dove il centrosinistra -con il concorso decisivo di pezzi rilevanti del centrodestra fino a ieri “targato Mpa-Lombardo”- ha da tempo ormai imposto un regimetto guidato, con mano decisa, da un notabile di destra (per cultura, per condotte, per scelte quotidiane), l’on. Fava partecipa anche lui alla “fiera dell’impostura” che da tempo narcotizza, anche con appositi “manganelli mediatici”, Catania.
Una realtà
dove è scomparsa di fatto l’opposizione (tranne pochissime voci);
dove non c’è dibattito pubblico;
dove si persevera con vecchie logiche, fondate sulla rendita immobiliare;
dove -raccontano- che il voto di scambio (ma in quante forme si manifesta?) sarebbe, con la sconfitta del centro-destra, scomparso o quasi;
dove il denaro pubbblico serve -come sempre- ad ingrassare pochi privati e non a migliorare le condizioni di chi ha meno o non ha nulla;
dove la legalità -soprattutto a Palazzo- è declamata e non praticata;
dove chi dissente, anzi soltanto critica è tacciato di ogni nequizia, con il ricorso anche all’uso più squallido e paramafioso degli “schemi ideologici” dell’Antimafia di Regime;
ecco, in questa città, dove la mafia come sistema di Potere travestito da “Antimafia”, è viva e vegeta e “ringrazia” chi continua -pro domo sua- a raccontarla in termini pressocchè costanti di estorsioni&spaccio di droga e altri fenomeni di criminalità comune, buoni solo per spingere carriere dentro e fuori lo stato, o funge da “ariete” contro precisi obiettivi politici, funzionali agli interessi dominanti
ecco questa dichiarazione arrivata dal nord (dove l’on. ha preso una poltrona) non può che ricevere apprezzamenti. Da chi comanda, davvero.
E, come per miracolo, così, il giornale di Ciancio “rompe” la censura(attuata per anni) sull’on. Fava, mostrandolo in foto. Mentre in sala, ieri, c’erano le “facce buone” del Potere di Confindustria.
Auguri, Catania, con questa “classe dirigente” e le sue imposture quotidiane ne hai davvero di bisogno.
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