Elezioni a Tremestieri Etneo, Santo Nicosia:”Democrazia a rischio, tentativo di eliminare gli avversari politici”


Pubblicato il 10 Dicembre 2020

𝐀𝐩𝐩𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐍𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐌𝐮𝐬𝐮𝐦𝐞𝐜𝐢 𝐞 𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐫𝐬 𝐆𝐢𝐚𝐧𝐟𝐫𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐌𝐢𝐜𝐜𝐢𝐜𝐡𝐞̀
“𝐃𝐚 𝐑𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐞 𝐏𝐮𝐥𝐯𝐢𝐫𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐫𝐝𝐚𝐧𝐭𝐞”
“Le elezioni si vincono o si perdono confrontandosi con gli avversari e sottoponendosi al giudizio degli elettori. Tentare di eliminare potenziali contendenti attraverso forzature legislative è un fatto molto grave”. Lo dice Santo Nicosia, già candidato sindaco a Tremestieri Etneo, commentando quanto accaduto ieri all’assemblea regionale siciliana.

“Come è noto – scrive Nicosia – a Tremestieri sono state rinviate le elezioni per ben 4 volte. Ieri il tema è stato affrontato all’Ars e vi è stato il tentativo di escludere dei potenziali avversari politici facendo passare la linea del ‘congelamento’ delle liste presentate nel mese di novembre e proponendo addirittura una anticipazione a gennaio delle elezioni. Un tentativo maldestro, senza il dovuto supporto legislativo, e violando di fatto i diritti dei cittadini. Chiunque deve avere la possibilità di poter competere alla tornata elettorale. Stabilire in modo arbitrario che debbano esserci solo due contendenti significa sospendere la democrazia. Aggiungo, inoltre, che non si può prorogare di quasi un anno una amministrazione che ha ricevuto una investitura popolare con una scadenza ben definita. Il comune va commissariato. Per l’attuale amministrazione il ‘contratto’ con i cittadini di Tremestieri è scaduto lo scorso mese di maggio”.
Nicosia invita il presidente della regione, Nello Musumeci, e quello dell’Ars, Gianfranco Miccichè, ad esercitare fino in fondo il proprio ruolo e ripristinare le regole democratiche.

“Va annullato il provvedimento di rinvio del voto – dice Nicosia – poiché è stato commesso un errore nella stesura. Non è infatti previsto che si possano presentare altre liste. A Tremestieri c’era e c’è ancora una situazione molto particolare e bisogna ripristinare la legalità inviando subito un commissario. Lo dico da tempo: bisogna fare chiarezza sugli illeciti commessi durante la raccolta delle firme per la presentazione delle liste e ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e rispondere dei propri errori. Ma è bene ricordare, per onestà e trasparenza, che quello che è successo a Tremestieri è accaduto, e accade da anni, in tutti i comuni in ogni tornata elettorale. E lo sanno tutti! Per essere chiari: se le stesse verifiche fatte a Tremestieri venissero svolte negli altri comuni che hanno votato a ottobre emergerebbero gli stessi illeciti.

Quanto alla vicenda di Tremestieri, preoccupa, e non poco, la gestione amministrativa fatta negli ultimi anni. E’ noto a tanti, se non a tutti, che nei mesi scorsi è circolata una ‘lettera denuncia’ nella quale erano indicati fatti e gravissimi. Sarà un caso, ma poco tempo dopo in due distinte occasioni i carabinieri prima e la guardia di finanza dopo, sono stati negli uffici comunali per diverse ore e hanno portato via diversi faldoni di documenti. Su questa vicenda, come è giusto che sia, c’è il dovuto riserbo. Ma è inutile, anche in questo caso, fare finta di nulla. Bisogna fare chiarezza e sgombrare il campo da ombre di illegalità.
Oggi a Tremestieri il quadro politico è radicalmente mutato e non escludo che le scelte e le prese di posizione differenti anche in seno alla maggioranza siano state determinate dai tanti fatti accaduti e arcinoti. Invito, pertanto, Musumeci e Miccichè ad esprimersi pubblicamente su questa vicenda. Quanto al silenzio, assordante, del sindaco prorogato, Santi Rando, e del candidato sindaco del movimento 5 stelle, Simona Pulvirenti, lascio ai tremestieresi ogni considerazione”.


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