Elezioni e…sporcaccioni, Codacons: candidati di basso profilo culturale. E che insozzano le città

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L’associazione di tutela dei consumatori lancia un appello: non date fiducia a chi, con ignoranza, non ha cuore l’ordine ed il rispetto della propria città. a cura di iena politica

Come succede ogni qual volta ci sono le elezioni, le città diventano teatro di spettacoli indecorosi da parte di chi si propone e si candida a rappresentare la parte migliore della società. Infatti i politici (o gli aspiranti tali) che dai manifesti tappezzati ovunque e dai volantini disseminati in ogni angolo della città, si propongono come i prossimi benefattori, sono i primi a contribuire alla sporcizia e al disordine degli spazi pubblici per i quali al contrario dovrebbe essere riservato maggiore attenzione e rispetto.

“I cittadini – afferma- Francesco Tanasi segretario nazionale Codacons – devono rendersi conto che non bisogna assolutamente votare quei candidati che selvaggiamente fanno affiggere i manifesti dove capita. Non possiamo fidarci – aggiunge Tanasi – di chi per avere maggiore visibilità va contro le leggi e il rispetto della cosa pubblica e spesso anche di quella privata, imbrattando anche i muri delle abitazioni con i propri manifesti”. Esistono infatti delle leggi che regolamentato l’affissione selvaggia, ma che in realtà non sono quasi mai ottemperate. Dal 30° giorno antecedente le elezioni è vietata ogni forma di propaganda elettorale figurativa, a carattere fisso in luogo pubblico (striscioni, drappi, cartelli stradali, poster,scritte sui muri ecc.).

L’unica propaganda figurativa a carattere fisso ammessa è quella costituita dalle affissioni sugli appositi spazi (vedi la propaganda a mezzo affissioni di stampati). Per quanto riguarda il volantinaggio, dal 30° giorno antecedente le elezioni è vietato il lancio o il getto di volantini in luogo pubblico o aperto al pubblico. E’ invece ammessa la distribuzione dei volantini, consegnandoli nelle mani dei passanti o inserendoli nelle buche delle lettere. Inoltre Il Codacons segnala l’allarme relativo al basso profilo culturale dei candidati e chiede a tale proposito un test di culturale generale per la selezione degli stessi, al fine si salvaguardare la qualità delle persone scelte dalla cittadinanza.

 

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Redazione Iene Siciliane

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