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Elezioni e stampa: Catania, un “recinto rosso” per i giornalisti alla conferenza stampa di Monti
Pubblicato il 19 Febbraio 2013
Per fortuna non c’è più Berlusconi -“nemico della stampa”, come dicono tanti- ora c’è il “nuovo che avanza”. All’incontro con i cronisti dell’ex premier in campagna elettorale un bel nastro a segnare la distanza…ma con molta eleganza chic!di iena miscredente Marco Benanti
Oggi Catania non era in guerra, ma il clima nel centro storico cittadino lo ha forse ricordato. Sarà stata la contemporanea presenza di Antonio Di Pietro, ospite e sostenitorie gradito della “sinistra” ingroiana alla Provincia, sarà stato il “destino” sempre “cinico e baro”, ma registriamo, per l’arrivo di Salvatore Monti, il “salvatore della patria”, la presenza di una marea di forze dell’ordine, in mezzo auto su auto a “fare da barriera”, elicotteri della polizia svolazzanti, blocco di strade e proteste della gente comune. E dulcis in fundo, un bel nastro rosso davanti al tavolo della conferenza stampa, al Teatro Sangiorgi (ente pubblico regionale, usato -dietro pagamento- per una manifestazione di partito). A segnare le distanze con i cronisti. Trattati così, a distanza, in modo aristocratico: ognuno dalla sua parte. Magari noi di “iene” puzziamo perchè non facciamo cori, ma comprendiamo bene il messaggio che lancia il “nuovo” Potere che avanza. Altro che Berlusconi!
Fra i giornalisti, naturalmente un altro bel gruppo di poliziotti, agenti della Digos, guardie del corpo. Mancava Rambo: pare che abbia disdetto l’impegno perchè impegnato in un film all’ultimo momento. Il tutto per una conferenza stampa di una ventina di minuti! Per una lista elettorale, con tanto di fan, candidati e supporter.
Ma chi paga tutto questo schieramento per un politico in campagna elettorale? Ci saremmo attesi meno “spesa pubblica” , come ripete sempre il prof. osannato dalla buona borghesia, che, in larga parte, ha lasciato il “carro” del “baro berlusconiano”. Avanti, popolo!
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