“Tutti i nodi vengono al pettine: quando c’è il pettine.”-disse Leonardo Sciascia. Oggi è drammaticamente il 23 febbraio 2025: il Papa non sta tanto bene, il mondo pure, ma dalle parti di ienesicule si festeggia lo stesso. “Che gente! Privi di senso dell’opportunità” -dirà qualcuno. Ma questo qualcuno non sa che sono arrivati anche per […]
Elezioni europee e Posti in lista “fulminanti”, Michela Giuffrida a “Ctzen”: “c’è chi ha paura della mia candidatura”
Pubblicato il 05 Maggio 2014
di Ignazio De Luca Iena senza padrone
“Per finire, è vero che lei è stata scelta al posto del leader di “Articolo 4″ Lino Leanza, perché lui ha paura di prendere l’aereo”? Chiede Salvo Catalano della testata “Ctzen” all’improvvisata candidata per l’Europa Michela Giuffrida.
La risposta, abbastanza piccata e presuntuosa : “non devo dire grazie a nessuno. Rispondo con un’affermazione secca: c’è chi ha paura della mia candidatura. “Aiuto, mamma che terrore!
Iena senza biglietto Marco Benanti nel pezzo dal titolo “Elezioni Europee, scoperto il “segreto” della candidatura della direttora Michela Giuffrida: Lino Leanza ha paura dell’aereo!”
aveva certamente azzeccato i retroscena della sorprendente e incredibile candidatura di M. G.; invece, la direttora, credendo di stare ancora al viale Odorico da Pordenone (sede della Nota Proprietà), nega il giusto riconoscimento al suo “deus ex machina” azzardando uno spocchioso “non devo dire grazie a nessuno”, quando anche i pesciolini rossi sanno che il solo, l’unico responsabile regista della sua candidatura è stato il sempiterno e immarcescibile Lino Leanza.Forse che, idealmente, la direttora è ancora nello spazio con Luca Parmitano?Eppure la navicella è atterrata già da qualche settimana.
“Non devo dire grazie a nessuno”, pronunciato dalla (ex ) direttora, in merito alla sua candidatura alle Europee, ci suscita la medesima ilarità di quando leggiamo dell’ “assessorato ai saperi e alla bellezza condivisa” presieduto dal prof. Orazio Licandro. E poi chi mai dovrebbe avere paura della sua candidatura?
Totò avrebbe mandato a quel paese M. G. col classico :”ma mi faccia il piacere!”.
Lascia un commento