Elezioni europee, Pd: presentati i candidati etnei


Pubblicato il 30 Aprile 2014

A Catania anche la capolista Caterina Chinnici.

Presentati questa mattina nella sede catanese del Pd i candidati della provincia etnea in corsa per le prossime elezioni europee del 25 maggio, Giovanni Barbagallo, politico di lungo corso, già deputato regionale, europarlamentare e attuale sindaco di Trecastagni, e Michela Giuffrida, giornalista che si presenta da indipendente. All’incontro ha partecipato anche la capolista nel collegio Sicilia Sardegna Caterina Chinnici, attuale capo dipartimento della giustizia minorile del ministero della Giustizia.”Sono tre candidature che siamo certi troveranno riscontro positivo tra gli elettori – ha dichiarato il segretario provinciale Enzo Napoli – per portare in Europa una Sicilia nuova, diversa, pulita, rappresentativa dei bisogni dei nostri territori”. “Noi pensiamo a un’Europa politicamente più forte e a un Parlamento europeo protagonista delle politiche dell’Ue – aggiunge Napoli – una Europa più unita, che guardi ai più deboli proseguendo un percorso di civiltà che l’ha sempre caratterizzata”. “In questo contesto il ruolo e la funzione del Partito Democratico è essenziale ed è inevitabile che il voto per le Europee avrà una ricaduta sulla politica nazionale – prosegue – gli elettori sono chiamati a scegliere tra dare sostegno al presidente del Consiglio che ha dato una impronta e una accelerazione notevole al processo di riforme o il grillismo con le sue varie sfaccettature xenofobe e populiste”.” Il governo Renzi ha finalmente imboccato la strada giusta e individuato una via di uscita dalla crisi che attanaglia il Paese e la Sicilia”.”La mia è una candidatura di servizio alle istituzioni e ai cittadini, con l’obiettivo di rappresentare in Europa i principi sani della nostra gente e valorizzare le tante risorse della nostra terra – ha dichiarato Caterina Chinnici che stamattina a Palermo ha reso omaggio a Pio La Torre e Rosario Di Salvo – Bisogna far sentire forte in Europa la voce dei tanti siciliani operosi e onesti che sono gli eredi morali di Pio La Torre, Rocco Chinnici e di tutti gli altri uomini coraggiosi che hanno dato la vita per lo Stato e per la causa della legalità”. “La memoria – ha concluso –deve essere lo stimolo a impegnarsi concretamente per la legalità attraverso i comportamenti quotidiani, sia nella sfera personale che in quella professionale”.”Bisogna ripartire dalle persone per migliorare il nostro Sistema Paese, puntare sulle nostre risorse: l’agricoltura, i beni culturali, le molteplici espressioni di eccellenza e soprattutto i “cervelli'”, ha detto Michela Giuffrida, tra i volti più noti della televisione siciliana, fino a pochi giorni fa direttore del Tg di Antenna Sicilia, da sempre “portavoce” della gente.”Il mio esclusivo punto di riferimento fino ad oggi è stato il pubblico, i siciliani con i quali da sempre ho avviato un dialogo diretto. Questo voglio continuare a fare, questo farò, portando in Europa le vere necessità dell’elettorato.» «La mia competenza – ha aggiunto – è la conoscenza delle problematiche di questa terra, necessità che un giornalista conosce bene, e da un punto di vista privilegiato.» Non un politico di professione dunque, ma un professionista prestato alla politica, che in 30 anni di carriera giornalistica ha conosciuto i drammi delle persone dalla parte di chi li racconta. «C’è bisogno – ha sottolineato con forza Michela Giuffrida – di passione, di onestà e di interpretare la politica nella sua vera essenza, c’è bisogno di orgoglio e concretezza.». «Dobbiamo difendere quello che altri vogliono distruggere – ha concluso – e riportare la gente a votare: chi si astiene lascia che altri decidano per sé, chi vota esclusivamente per esprimere la propria rabbia spreca un’occasione preziosa.»”Ho sempre fatto politica e ne sono molto fiero – ha dichiarato Giovanni Barbagallo – mi sento di lavorare per dare alla politica un pensiero. Tre i temi da affrontare: i fondi comunitari: la Sicilia è una terra sottosviluppata perché in passato non ha saputo usare i fondi dell’Europa per creare, fra tutto, le infrastrutture. Si devono modificare i criteri di spesa non più frammentazione e finché l’Europa obbedirà solo a rigore e austerità noi non avremo speranza”. “L’Europa deve recuperare lo spirito dei padri fondatori che hanno immaginato gli Stati Uniti di Europa, dei sindaci, dei comuni e dei cittadini”. “In Europa c’è bisogno avere conoscenza degli strumenti adeguati ha concluso Barbagallo –tornando a parlare di contenuti per contrastare la deriva populista. Sull’immigrazione. La Sicilia non può essere considerata avamposto dell’Italia ma la prima regione di Europa nel Mediterraneo e in questo senso c’è bisogno di un grande investimento e istituire la guardia costiera Europea. Finora L’Europa ha fatto pochissimo”.


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