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Elezioni in Sicilia, nel centrodestra si va verso un ticket Lagalla-Musumeci. Pare tramontare l’ipotesi Micciche’
Pubblicato il 17 Agosto 2012
di iena politica
Pino Firrarello chiude a Micciché presidente della Regione Siciliana e lancia la candidatura di uno tra Nello Musumeci, Roberto Lagalla (nella foto), rettore dell’Università di Palermo, e Antonino Recca, rettore dell’Università di Catania (quest’ultima ci sembra un’ipotesi alquanto impercorribile considerato che l’Udc, nelle cui fila milita il rettore Recca, ha già raggiunto un patto di ferro con il Partito democratico con Rosario Crocetta presidente). Il senatore e sindaco di Bronte Pino Firrarello a Catania, insieme al genero co-co-coordinatore del Pdl e presidente della Provincia Giuseppe Castiglione, guida il gruppo politico pidiellino che vanta il maggior numero di tesserati e amministratori.
E se si considera che anche l’altro correntone catansese del Pdl, quello che fa riferimento al coordinatore provinciale e deputato nazionale Basilio Catanoso e al deputato regionale Salvo Pogliese, ha già mostrato segnali d’insofferenza ad una eventuale candidatura di Gianfranco Micciché, ecco che allora è possibile che si vada verso un ticket tra Roberto Lagalla e Nello Musumeci.
Ma anche a Palermo la candidatura di Micciché sostenuto dal Pdl aveva fatto storcere il naso a qualcuno: su tutti il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Francesco Cascio, disposto a fare un passo indietro solo per lasciare spazio a un tecnico di indiscutibili capacità amministrative e non per un politico come Miccichè che addirittura ha fondato un altro partito dopo aver frantumato il Pdl siciliano.
L’accoppiata Lagalla-Musumeci offrirebbe altri grandi vantaggi al Pdl siciliano, primo fra tutti quello di proporre una candidatura con grandi capacità amministrative alle spalle. Lagalla è stato capace di riportare in attivo il bilancio dell’Università di Palermo, mentre Nello Musumeci è da sempre considerato il politico-amministratore più capace dell’Isola, sin dai tempi in cui proiettò in Europa la Provincia regionale di Catania di cui è stato presidente per due mandati di fila.
Un’eventuale ticket tra Roberto Lagalla e Nello Musumeci, consentirebbe infine di coinvolgere l’elettorato delle due maggiori città siciliane, ossia Palermo e Catania. Un altro particolare che metterebbe in seria difficoltà l’ascesa del gelese Rosario Crocetta.
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