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Elezioni, Paternò, provincia di Catania: nella patria di Ignazio La Russa cade la roccaforte del Pdl
Pubblicato il 21 Maggio 2012
Successo di Mauro Mangano (nella foto al centro): sullo sfondo un comune in crisi, dopo anni di cattiva amministrazione…Di Iena Politica, Marco BenantiE’ stata per una lunga stagione politica una delle roccaforti del Pdl: soprattutto del centro-destra di Ignazio La Russa. Paternò, da oggi, però cambia pagina: dal volto beffardo dell’ex Ministro si passa alla faccia da bravo ragazzo di Mauro Mangano, già capogruppo del Pd in consiglio comunale.Mangano è il nuovo primo cittadino, con uno scarto che si aggira sui 1.800 voti, il candidato del Pd supportato da due liste ha avuto nettamente la meglio, con il 57% dei consensi, su Antonino Naso candidato del Mpa e di tre liste civiche.Un risultato “storico” che ha più spiegazioni, in primo luogo la crisi del Pdl, che ha presentato come candidato a sindaco l’avv. Vittorio Lo Presti, stimato professionista, che, però, ha pagato “colpe” non sue, bensì anche riferibili alla vecchia amministrazione, quella guidata da Pippo Failla. La “città delle arance” cerca nuove strade, quindi, per tentare la “risalita” dopo anni di crisi, politica, economica e sociale.Il binomio Ignazio La Russa-Salvo Torrisi ha segnato un’ epoca, con luci e ombre. Paternò ha visto il suo comune attraversato dall’inchiesta “Padrini” su mafia e imprenditoria, ha visto arrestare un “suo” assessore, Carmelo Frisenna, che ora attende il secondo grado, dopo una prima condanna per mafia. Dai carabinieri era stato richiesto anche lo scioglimento per mafia del consiglio comunale. Insomma, non sono mancati momenti “neri” durante la vecchia amministrazione. Li ricordiamo per dovere di cronaca e di memoria storica, senza per questo voler dire che tutto quel che è stato fatto in quegli anni è da “buttare” via.Comunque, un grande e storico centro come Paternò merita altro, merita di tornare a “contare” per le sue risorse, le sue bellezze, la sua storia. Esulta Mangano ed esultano dirigenti e parlamentari del Pd catanese (che forse dovrebbero anche guardare a quanto accaduto a Caltagirone, dove il centrosinistra e il Pd hanno preso una “scoppola storica”).Comunque secondo il segretario provinciale del Pd Luca Spataro “è straordinario l’esito del ballottaggio nel comune di Paternò: il Partito Democratico ha conquistato la più grande città della provincia di Catania in cui si andava al voto”. Secondo Spataro: “in generale, i risultati dei ballottaggi ci spingono ad andare avanti e confermano l’avanzata del Partito Democratico e del centrosinistra nella provincia etnea dove, al contrario, il Pdl ha perso tutte le sfide nelle città con oltre 30 mila abitanti in cui si è votato. Per noi è un segnale importante di un lavoro faticoso ma che ci ripaga. Rivolgiamo i migliori auguri a Mauro Mangano, che saprà essere all’altezza del compito di governo che lo aspetta”.
Soddisfazione è espressa anche da parte del parlamentare del Pd Giuseppe Berretta: “il risultato elettorale di Paternò che premia Mauro Mangano e il Partito Democratico è una affermazione molto importante di cui siamo più che soddisfatti e che porta il Pd ad essere di gran lunga il primo partito nella città etnea, un risultato ancora più bello perché premia l’impegno dei tanti giovani che si sono spesi in questa sfida elettorale. Un ringraziamento va anche a chi ha messo la propria esperienza di sindaco al servizio di questo progetto”.
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