Intervista al candidato dei “grillini” (nella foto) che racconta la giornata di ieri. Niente confronto in tivvù. E tanto altro ancora sulla crisi e il “sistema dei partiti che si difende”…Di iena politica Marco BenantiGiancarlo Cancelleri, ieri lei è stato escluso dalla trasmissione “Tiro Incrociato”, il confronto fra i candidati alla presidenza della Regione Sicilia. Come l’ha saputo?“Mi hanno invitato all’incirca dieci giorni, una settimana fa. Mi hanno invitato. Ho parlato con la direttrice di Antenna Sicilia, la signora Giuffrida. Telefonicamente. Poi hanno chiamato il nostro ufficio stampa, hanno voluto il numero di telefono, mio personale, perché voleva parlarmi in merito all’incontro.”Che cosa è successo?“Due giorni fa, a meno di 24 ore dalla registrazione della trasmissione, di sera, mi chiamano di nuovo, sempre di nuovo la direttrice, per dirmi che in seguito alla direttiva dell’Agcom non eravamo più invitati, perché davano seguito a questa direttiva, per cui non ci invitavamo più”.Cosa ha risposto?“Io ero abbastanza indignato. Ho detto: questa è la morte della democrazia, la morte della deontologia dei giornalisti perché non puoi escludere dal dibattito una parte dei candidati”.A quel punto?“A quel punto, noi abbiamo organizzato la giornata di martedì con gli incontri pubblici in tutta la città di Catania. E niente, venti minuti prima della trasmissione di sento richiamare di nuovo, di nuovo dalla direttrice, che mi invita di nuovo, dicendomi ‘sa, mi scuso per quello che ho detto ieri, è di nuovo invitato, lei può venire’. A quel punto io ho detto: ‘guardi non so se vengo, perché ho degli impegni già presi, se riesco a disdirli, se mi va di disdirli’…”Sul palco, la direttrice di Antenna Sicilia e conduttrice della trasmissione ha detto all’inizio che attendeva il suo arrivo…“Ecco lei aspettava, ma ovviamente io non sono mai andato, anche perché abbiamo avuto degli incontri bellissimi in strada con i cittadini”.Ma perché non tornare indietro e presentarsi?“Non ci possono trattare come bambini, ci trattano come una forza politica fatta di ragazzini, noi siamo persone adulte”.Ma la giornalista ha rispettato la legalità…“L’avrà rispettata, io rispetto anche il suo lavoro, non ne condivido ovviamente i metodi, né quelli di Antenna Sicilia, né quelli delle aziende di Ciancio, né tanto meno l’Agcom che è un organo interno ai partiti…”Era accaduto in passato una cosa del genere, analoga in qualche modo?“Una roba del genere, a Cefalù, dove anche lì l’organizzazione aveva tenuto fuori il ‘movimento cinque stelle’, aveva invitato soltanto i candidati di partito”.Con quale motivazione?“Che avevano invitato soltanto gli onorevoli, per cui io non sono un onorevole”.Sei non sei onorevole non sei invitato?“Purtroppo, i partiti non hanno capito che hanno veramente finito le ‘cartucce’, non hanno più appeal fra la gente, per cui cercano di escluderci nei confronti pubblici, perché sanno che se parlano da un palco ad una platea insieme da noi la gente capisce subito qual’è la differenza anche nel linguaggio”.Questa vicenda, in qualche maniera, avrà strascichi? Farete qualcosa, non so un esposto…“No, non faremo nessun esposto, non perdiamo tempo, siamo in campagna elettorale, noi stiamo promuovendo il nostro programma. Noi ieri abbiamo già fatto quello che dovevamo fare. I partiti sono morti, perché hanno paura di noi. Allora, i partiti sono morti, cosa si fa con i morti? Ci si portano i fiori. Siamo davanti al cimitero di Catania a deporre un mazzo di garofani ai partiti che sono morti”.C’è una tomba, cosa c’è…“No, li abbiamo portati al cimitero, facendo un video, lo potete trovare su internet”.
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