di iena politica
Ultimissime: dal “tavolo palermitano” dei partiti della “sinistra radicale” -tavolo nato in seguito alla “crisi Fava”- esce un nome per l’alternativa al Claudio nazionale. E’ Giovanna Marano (nella foto), presidente del comitato centrale della Fiom, i metalmeccanici della Cgil e fino a poco tempo fa segretario regionale Fiom Cgil.
Ancora manca l’ufficialità, ma è molto probabile la sua candidatura. Altre nomi venuti fuori in queste ore: Fabio Giambrone e Rita Borsellino. Ma sembrano ormai essere sfumati entrambi.
Tutto nasce dal fatto -ormai acclarato- che Fava non ha le carte in regola per candidarsi alla Presidenza della Regione Siciliana. Il candidato di Sel, Verdi e Idv incorrerebbe in un ostacolo derivante da un ritardato trasferimento della residenza in Sicilia. Secondo le indiscrezioni l’istanza di trasferimento di Claudio Fava dalle liste elettorali del Comune di Roma a quello di Isnello in provincia di Palermo sarebbe stata accolta soltanto lo scorso 18 settembre, mentre l’ultimo giorno utile sarebbe stato quello del 13 settembre. Cinque giorni prima. Si tratta di una causa ostativa prevista da una legge dello Stato e ribadita in una circolare del Viminale del 31 agosto scorso: residenza in un comune della Sicilia almeno 45 giorni prima del voto.
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