Elezioni regionali, Concetta Raia: “non siamo tutti uguali”


Pubblicato il 08 Ottobre 2012

Bilanci e prospettive. Al primo posto: donne e lavorodi iena siculaDei novanta deputati regionali dell’Ars (l’assemblea siciliana che ci accingiamo a rinnovare il prossimo 28 ottobre) solo tre sono donne, ossia poco più del 3%. Un dato poco qualificante, che la dice lunga sul lavoro che ancora occorre fare per colmare il divario tra generi che, in Sicilia più che altrove, sembra riflettersi in ogni ambito della società. E non è casuale se Concetta Raia (Pd), una delle tre donne presenti nell’assemblea regionale, ha fatto della partecipazione femminile nella politica e nel mondo del lavoro una delle sue priorità istituzionali: “Meritiamo una Sicilia migliore e per essere migliore dobbiamo fare grandi passi avanti sul terreno delle pari opportunità” -dice Raia. “Per questo ho presentato leggi che prevedono l’obbligo della presenza femminile nelle liste e nei consigli di amministrazione ed emendamenti sulla doppia preferenza di genere. Ma il lavoro da fare è ancora tanto, soprattutto sulla partecipazione delle donne nel mercato del lavoro”.Iniziative, quelle della Raia (nella foto a destra), che in qualche caso hanno avuto anche risvolti clamorosi come la sentenza del Tar che ha deciso di azzerare la giunta del comune di Favara per il mancato rispetto delle norme inserite nello Statuto, in tema di pari opportunità. E sempre alle donne Concetta Raia ha pensato quando ha promosso un’altra importante iniziativa, la prima nel suo genere in Sicilia: quella contro la violenza sessista che nella nostra regione ha registrato, nell’ultimo anno, preoccupanti picchi di ferocia, sfociati in qualche tragico caso anche in femminicidio.Ma per essere migliore, la Sicilia, non può che ripartire dal lavoro e dallo sviluppo. Un tema molto caro a Concetta Raia, che dal mondo del lavoro proviene (è stata, tra l’altro, anche leader dei braccianti della Cgil). E infatti, anche qui, le iniziative politiche della deputata del Pd sono state numerose: dal microcredito, al Fondo etico, dal disegno di legge contro il lavoro nero in agricoltura, ai provvedimenti a sostegno degli agrumicultori, passando per le tante vertenze che hanno lacerato il nostro territorio in questi anni: “la politica è tale se risponde ai bisogni dei cittadini, dei lavoratori, dei giovani precari”dice Concetta Raia che aggiunge: “ed è questo che ho cercato di fare in questi anni e, se eletta, continuerò a fare. Ammetto che la politica, ultimamente, non ha dato una bella immagine di sé. E capisco il malessere e la sfiducia dei cittadini nei confronti di un certo modo di fare politica, di certi inaccettabili privilegi, della degenerazione dei costumi, vedi il caso Fiorito in Lazio e non solo, ma non siamo tutti uguali. C’è anche chi opera onestamente, nel rispetto dei cittadini e del mandato ricevuto. Io sono orgogliosa di fare parte di quest’ultima categoria”.Ed è forse questo lo spirito con cui Concetta Raia sta affrontando questa nuova, difficile scadenza elettorale, segnata da un clima di generale avversione nei confronti della classe politica. E lo sta facendo con un’impronta di sobrietà che : “se chiamiamo i cittadini al rigore, noi per primi dobbiamo mostrare sobrietà. Ho deciso di fare una campagna elettorale low-cost: niente sprechi, niente gigantografie o manifesti 6 per 3. Ma contatto diretto con i cittadini, paese per paese, quartiere per quartiere, porta a porta, come si diceva una volta”.Risultato? All’apertura della campagna elettorale di Concetta Raia, pubblicizzata solo con il web e il passaparola, sono accorse circa duemila persone (vedi foto sotto),

centinaia di cittadini negli incontri e nei comizi che va facendo nei vari comuni della provincia: l’ultimo, domenica, nella sua Grammichele. Numeri che fanno della Raia una delle candidature più quotate per l’ingresso a Palazzo dei Normanni. Sperando che, stavolta, quell’imbarazzante primato (3 donne su 90 parlamentari) venga finalmente archiviato.


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