Elezioni regionali, Nello Musumeci: sulle candidature nelle liste sara’ coerente con quanto detto sui rinviati a giudizio?

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Indiscrezioni parlano di alcuni nomi che potrebbero sostenere il candidato del centro-destra. Ma lui ha fatto precise dichiarazioni in merito ai criteri di scelta nelle liste: come finirà?

di iena politica, Marco Benanti

“Niente rinviati a giudizio per reati di mafia o contro la pubblica amministrazione”. Lo ha detto Nello Musumeci , il 30 luglio scorso, anticipando, nelle linee generali, i criteri con cui saranno scelti i candidati che lo sostengono. Bene, secondo indiscrezioni fondate, potrebbero essere candidati a suo sostegno l’ex assessore regionale e provinciale Mimmo Rotella e il sindaco di Messina, dimessosi di recente, Giuseppe Buzzanca. Il primo, Rotella, ha una condanna a due anni e tre mesi, in primo grado, arrivata nel processo per il cosiddetto “buco di bilancio” del comune di Catania. Giuseppe Buzzanca, invece, ha una condanna definitiva per peculato d’uso.La domanda è semplice: che farà Nello Musumeci, nel caso che queste candidature fossero confermate? Si tratta evidentemente di situazioni (anche se per Rotella c’è da aspettare i succevi gradi di giudizio) che attengono alla gestione della cosa pubblica. Attendiamo, allora, se vorrà, una risposta da Musumeci.Non solo, come già detto altre volte, a parte la storia limpida e priva di ombre giudiziarie di Musumeci, c’è da osservare anche il vario mondo politico che lo sostiene, in particolare alcuni volti del Pdl siciliano, come quello del senatore Pino Firrarello, che ha una condanna, in primo grado, per turbativa d’asta aggravata dall’avere agevolato o favorito la mafia nell’ambito del processo per lo scandalo del nuovo ospedale “Garibaldi”. E’ in corso l’appello nel corso del quale la Procura Generale ha rilevato la prescrizione del reato. A fine settembre dovrebbe arrivare la sentenza di secondo grado.

Ancora: a sostenere Musumeci c’è anche il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli che è stato rinviato a giudizio, con l’accusa di abuso d’ufficio, nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Catania sui servizi sociali. Non solo: per Stancanelli, insieme al coordinatore regionale Pdl e presidente della provincia etnea Giuseppe Castiglione, a Giuseppe Navarria e al figlio Francesco, rispettivamente già direttore generale del “Garibaldi” e consigliere comunale di Catania, è in corso un processo per un comizio elettorale dentro l’ospedale, a pochi giorni dalle elezioni amministrative del 2008. Nello Musumeci sosterrà Raffaele Stancanelli nella corsa al secondo mandato?

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Redazione Iene Siciliane

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