Elezioni regionali, stasera a Catania Musumeci vs Crocetta: in piazza la nuova adunata del vecchio pentapartito?


Pubblicato il 06 Ottobre 2012

Aveva ragione Francesco Cossiga: “moriremo democristiani”. O meglio “moriranno diccì”. Noi iene restiamo…Di iena scudettata incrociata Marco Benanti

Peccato per Gianfranco Miccichè: c’avesse pensato in tempo avrebbe potuto, magari, mettersi…in mezzo (in termini spaziali, ci mancherebbe).Non fra Musumeci e Crocetta, bensì fra piazza Manganelli (dove stasera parlerà Musumeci) e piazza Teatro Massimo (dove stasera si esibirà Crocetta). In centro a Catania, questi luoghi sono divisi da via Antonino Di Sangiuliano: lì Miccichè avrebbe potuto “piazzarsi”. In mezzo, o meglio al centro. Assieme all’alleato di centro Raffaele Lombardo. In questo modo, al centro del centro, ci sarebbe stato lui, Miccichè. Alla destra del centro ci sarebbe stato Musumeci. Al centro della sinistra (o alla sinistra del centro?) Crocetta. Niente male come alternative di governo.Già, perché a collegare idealmente le due piazze catanesi –che stasera accoglieranno, fra le 19 e le 20, Musumeci e Crocetta- sta proprio una via storica. Che, nel caso di un comizio di Miccichè, avrebbe potuto fare da asse: ai lati, fra le due piazze, un altro asse. Così, allargando la visuale, sarebbe venuto fuori un grande “Scudo Crociato”. Per la scritta –moderata- “Libertas” ci sarebbe sempre stato tempo, tanto ormai in Italia di “libertas” si può fare un uso –virtuale, s’intende- moderatamente smodato.

Non è andata così ed è un peccato non rivedere, magari solo idealmente, una grande “scudo crociato” Dc. Come ai bei tempi. Eppure, sarebbe stato un vero spettacolo!Ve lo immaginate l’elettore post-Mpa, ora Pds girare intorno e finire magari, involontariamente, in mezzo agli ex Diccì di Crocetta? Si sarebbero sicuramente tutti baciati: we are the world. Diamoci tutti la mano. “Pace e Bene” –avrebbero detto i fans di “Pierfurby” Casini, imitando il loro carismatico leader. E se, invece, i supporter di Lombardo fossero finiti in mezzo alle fila dei “FiloMusumeci”. Che sarebbe successo? Si sarebbero magari ritrovati con ex alleati, dopo qualche anno (Clicca qui)http://www.ienesiciliane.it/politica/5700-catania-hanno-sostenuto-toto-cuffaro-prima-e-raffaele-lombardo-dopo-ma-gli-ex-an-sono-capaci-di-festeggiare-la-liberazione.htmlAnche lì allora baci e abbracci: quanto tempo! Ma dove eravamo rimasti? Ci guardiamo negli occhi?Ma proprio mentre si lisciavano e si dicevano le solite loro cose finte, dal centro della sinistra, un Udc sarebbe finito in piazza Manganelli e lì avrebbe trovato i “suoi ex” (peggio della sorte di una moglie tradita..): quelli di Mimmo Sudano. Finiti al “Cantiere”. E anche lì: baci e Rosari, pardon rosari. Mentre accadeva tutto ciò, improvvisamente dal centro della destra, un sostenitore, ex neo democristiano di Saverio Romano non avrebbe resistito per finire in piazza Teatro Massimo. Con gli ex Diccì del Pd! Anche lì baci, abbracci, rosari e magari margherite.Fra gli sguardi –moderati mi raccomando- degli ex Piccì del Pd, la scena avrebbe assunto connotati melodrammatici. Che fare?- avrebbero detto un ex Piccì memore di Lenin. A quel punto, un ex Mpa, ora Pds (non Partito Democratico della Sinistra, bensì Partito dei Siciliani) sarebbe arrivato in suo sostegno: sono o no stati al governo fino a ieri? Pd e Lombardo, diciamo. Certo, il Pd poi ha cambiato -idealmente e dopo lungo travaglio come capita sempre- “scelta di vita” ed ha cominciato ad attaccare Lombardo. Superato –il Pd- in questa speciale “hit parade” degli “ex alleati” del “Diablo” Lombardo dall’ex assessore regionale Marco Venturi. Premio Oscar alla Carriera, il suo. Leggendario!Ad un certo punto dell’umana commedia, si sarebbe avvertito una grande voglia di pistacchio. E voilà, ecco arrivare –puntuale- la rinomata “compagnia” del pregevole prodotto siculo. Dal centro della destra lo “Zio Pino Firrarello”, con tutta la compagnia avrebbe lanciato un’occhiata –moderata- agli astanti: “Mimmo Sudano, Marco Forzese, Giovanni Cristaudo che facciamo? Ci baciamo tutti?” E a questo punto dilemma ci sarebbe stato: il primo appoggia il centro della destra, il secondo il centro della sinistra, il terzo il centro del centro. Improvvisamente, un grido poi: “Lino tu quoque? Con la sinistra del centro o con il centro della sinistra?” Leanza avrebbe fatto “atto di penitenza”. Prima la pace (poi il bene), prima di tutto.Ma a questo punto Musumeci avrebbe, con piglio da “figlio della lupa”, rotto – anche in senso materiale- gli indugi: dove sono finiti quelli di Fli? Anche loro a sostegno di Miccichè. Dalla destra del centro, al centro del centro.A questo punto, però, i “laici” del vecchio partito avrebbero reclamato un ruolo, in nome della governabilità: dall’ex repubblicano Bianco all’ex “radicale all’ulivo” Rutelli sarebbe stato tutto un chiedere la “verifica”. In mancanza di una soluzione innovativa, insomma in mancanza di Fanfani o Andreotti, si sarebbe ricorso anche lì a preghierie e rosari. Senza margherite o asinelli. Per trovare la quadratura dello Scudo Incrociato?

Ma torniamo con i piedi per terra, torniamo alla realtà. Con una bella frase d’ impatto, alternativa del segretario provinciale del Pd di Catania, Luca Spataro: “amici, siamo e siate moderati!”Stasera, comunque vada, vinceranno –a modo loro- tutti. Diamoci la mano tutti: siamo o sono tutti uguali?


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