Tratto dai documenti forniti in conferenza stampa dall’associazione. “Apprendiamo in questi ultimi giorni che il 14 marzo si dovrebbe tenere la Conferenza di servizi Decisoria per il rilascio di una concessione demaniale, per 99 anni, ad una impresa che vorrebbe costruire un porto turistico con le relative infrastrutture turistico-ricettive e commerciali. Tutto ciò, ancora una […]
Elezioni sotto il liotru, botto di fine anno! Tutti lo sanno e nessuno lo dice, Valentina Scialfa papabile candidata di Forza Italia
Pubblicato il 03 Settembre 2018
La primavera -quella vera- è alle porte e con essa le elezioni comunali a Catania. Oggi, sulla “palude rossazzurra” è stato “tirato un sasso”: rimbalzando dal quotidiano cittadino, sui tavolini del centro storico si è vociferato del nuovo candidato del centrodestra alle comunali di inizio estate. Chi si contenderà la poltrona con il podestà della “sinistra perbene”? Udite, udite, dai tavolini della via Etnea e dal sottobosco di piazza Duomo sale -forte e chiaro- un nome: quello della dottoressa Valentina Scialfa. Proprio lei, o meglio proprio Valentina Scialfer, planata a Palazzo nel 213 ad occuparsi di scuola e divenuta presto non un “oggetto non identificato” dell’amministrazione della “democrazia e del progresso”, ma una protagonista. Malgrado il fastidio espresso addirittura per gli apprezzamenti estetici arrivati via internet e via Etnea. Cose che capitano. Attenzione, allora, a non darle della “Barbie” o simili che poi non si sa come finisce: la donna va apprezzata per ragioni professionali. Il resto è -ipocritamente- fuffa.
Se fosse tutto vero -e non solo un’indiscrezione piuttosto fondata- si confermerebbe un dato politico (si direbbe in una città normale): che il podestà continua a “perdere pezzi” della “sua” amministrazione. Ricordate l’ex capogruppo di Bianco in consiglio comunale, il “lombardiano-pistoriano” Alessandro Porto, candidato in poche settimane prima con il centrosinistra e poi con il centrodestra (in FI) alle ultime regionali?
E guarda caso -a conferma che le differenze destra-sinistra, soprattutto sotto l’Etna, servono soltanto a una parte della disonesta sinistra catanese per costruire finte contrapposizioni- dal lato del Cavaliere ci si riposiziona. Un film già visto. Insomma, nella liste dell’Uomo di Arcore (proprio lui, il “Male Assoluto”) sarebbe finito anche questo nome. Suscitando -dicono le malelingue- reazioni…a catena. Piuttosto adirate…Vedremo.
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