“Esprimo soddisfazione per l’approvazione in VI commissione di un emendamento da me promosso che incrementa di 10 milioni di euro le risorse previste per i comuni in ordine allo svolgimento del servizio Asacom. Una misura concreta, accolta all’unanimità dai parlamentari della Commissione, che ha avuto il parere favorevole del Governo. Il mio auspicio, adesso, è che tale provvedimento possa […]
“Enrico ‘u munnizzaro” si dà a “rovistare” rifiuti: perchè non “rovista” negli affari opachi della città che “amministra”?
Pubblicato il 26 Luglio 2024
Il primo cittadino continua a “manganellare” i catanesi. E a nascondere le proprie responsabilità.
Nuova performance cinematografica del sindaco di Catania: dopo la “versione arrotino” con “megafono antisosta”, ecco quella “munnizzaro” per richiamare all’ordine i catanesi che immancabilmente sono zozzoni. E sporcano. E non sanno fare la “differenziata”. Insomma, sono “colpevoli”.
La responsabilità non è di chi amministra, delle clamorose lacune nella gestione dei rifiuti in senso lato, dall’azione del Comune a quella dell’impresa, dalla carenza tecnologica e di attrezzature di spazi. No.
Secondo la vulgata del sindaco e della sua “curva” di “tifosi di calcio-politico”, bisogna “manganellare” i catanesi. Una bella “scorciatoia” per nascondere l’evidenza del fallimento della raccolta di rifiuti e cenere dell’Etna. Magari ricorrendo anche ad un tono paternalistico-punitivo, del tipo: visto che la città è ridotta male (per responsabilità di chi?) allora forse non sarebbe necessario il “sacrifico” della processione della patrona Sant’Agata.
Davvero siamo allo “Stato-Mamma” che non ti dà le caramelle se fa il discolo: roba per massaie e per casalinghe annoiate. Roba da piccoloborghesi.
Ma non sarebbe, invece, il caso di “rovistare” nell’aeroporto, nel porto, nei supermercati (che nascono come “funghi”), nella gestione dei servizi comunali, nei servizi sociali (dove accade di tutto e di più…), negli appalti, nell’urbanistica, nei debiti del Comune. E, in tanti altri “dettagli” che il sindaco -sistematicamente- dimentica nei suoi “sermoni legalitari”.
Che brutta cosa è non crescere e restare allo stato di postmissino che insegue i poveracci!
iena conservatrice marco benanti.
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