“Tante volte in questi anni ho manifestato pubblicamente il più grande rispetto e la massima fiducia nel lavoro della Magistratura. E tutte le volte ho avuto riconosciuta la piena legittimità dei miei comportamenti. Lo ribadisco anche oggi, serenamente.
Si tratta di un’indagine dovuta dopo la dichiarazione di dissesto. Sono certo che dimostreremo la nostra piena correttezza rispetto a come abbiamo affrontato la più grave crisi finanziaria nella storia di Catania.
Nel 2013, infatti, ereditammo una città martoriata dal buco di bilancio nato sotto le precedenti Amministrazioni Scapagnini e Stancanelli.
Quando mi sono insediato nel luglio 2013 il Comune era già dal 2012 in predissesto – cioè tecnicamente in dissesto- con un piano di rientro per ripianare l’enorme debito accumulato, approvato dalla precedente amministrazione. Avrei potuto dichiarare subito io stesso il dissesto, scaricando ogni responsabilità. Molti me lo chiedevano. Ma ho evitato di farlo per amore della città e per tutelare i cittadini e le imprese catanesi. Con fatica abbiamo affrontato le difficoltà, rimettendo in ordine i conti, facendo emergere decine di milioni di euro di debiti nascosti, risparmiando sui fitti passivi e mille altre spese. Pur nella situazione di grave difficoltà di partenza, ci sono stati risultati e miglioramenti riconosciuti più volte dalla Corte dei Conti. Tutto ciò lo abbiamo fatto tornando ad avere considerazione in tutta Italia, aprendo tratte della Metro, acquistando autobus, mantenendo i servizi, realizzando importanti lavori anzitutto nelle perferie, aumentando gli investimenti, salvando Multiservizi destinata al fallimento, pagando sempre gli stipendi dei dipendenti comunali con estrema regolarità. Contrariamente al passato. Tanti di questi finanziamenti non li avremmo ottenuti altrimenti.
Per 5 anni, dunque, abbiamo evitato il dissesto e di questo sono orgoglioso. Eravamo e siamo convinti che avrebbe causato enormi problemi alla città, alla sua vita amministrativa, ai cittadini, a chi soffre e non può avere un sostegno dal Comune. Quei problemi che adesso si stanno drammaticamente manifestando, dopo la dichiarazione di dissesto avvenuta un anno fa.
Avremo modo di rispondere puntualmente alle singole contestazioni, punto per punto, ciascuno per la propria responsabilità. Come abbiamo sempre fatto. Orgogliosi di avere servito le istituzioni sempre con impegno ed onestà riconosciuti. Ma naturalmente con un po’ di amarezza, questa volta”.
Enzo Bianco.
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