Enzo, pardon Nello Musumeci, “mi ricandido per raccogliere quello che ho seminato”

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(nella foto Enzo Bianco su “La Sicilia” gennaio 2018. Parole simili…?)

“Perche’ mi ricandido? Non per la prassi abituale secondo la quale ogni presidente si ricandida per la seconda volta, ma perche’ rivendico il diritto a ricandidarmi per la legge del contadino, quella per cui chi semina raccoglie. E siano benvenuti tutti i miei possibili competitor”.

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ospite di “Casa Minutella” su BlogSicilia, commentando la sua scelta di ricandidarsi alle prossime elezioni regionali: “Sono tanti i detrattori del mio governo ed e’ un motivo di vanto per me. Se si opera nel silenzio in una terra come la Sicilia non e’ bene – aggiunge il governatore siciliana – La mia ricandidatura e’ sollecitata dal mio movimento e da tante persone comuni. Abbiamo scalato le montagne, non una semplice strada in salita. Adesso giusto andare avanti se lo vorranno i siciliani”.

“Chi preferisco tra Fava, Cancelleri e Provenzano come mio avversario eventuale? Ho sempre avuto rispetto per i miei competitori, al di là del nome e dell’appartenenza politica. Non ho tempo per pensare a chi debba preferire. Anche in campagna elettorale, i miei interlocutori saranno i siciliani e i partiti che mi vorranno sostenere”. 

Per quanto riguarda all’eventuale rientro in Giunta di Ruggero Razza, assessore alla Salute dimissionario dopo l’inchiesta sulla presunta manipolazione dei dati Covid in Sicilia: “Non trattandosi di un reato ma di un’ipotesi di reato, come è l’avviso di garanzia, ho chiesto all’assessore Razza di continuare a dare il suo contributo, restando a disposizione della magistratura, lui, il dipartimento, il presidente, tutti. Perché ogni vicenda che ha rilievo giudiziario anche se ritenuta lieve merita rispetto ed è giusto che segua il corso della legislatura”.

“Non c’è un solo motivo perché l’avvocato Razza non accetti la mia sollecitazione – ha aggiunto -. In Italia il 40-50 degli amministratori pubblici ha ricevuto almeno un avviso di garanzia per cento, lui si è dimesso dopo un’ora nonostante la mia contrarietà. Lo ha fatto nell’interesse del Governo. Io ho rispettato la sua volontà. Abbiamo capito quali erano i termini della vicenda giudiziaria, che merita rispetto. La magistratura sta continuando a lavorare e noi continuiamo a ribadire fiducia”.

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Benanti

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