Esclusiva ienesicule, Catania, “buco di bilancio” al comune: l’Accusa ridimensiona la sentenza di primo grado. A febbraio il verdetto?

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Come finirà in appello la tragicomica vicenda della “voragine” a Palazzo degli Elefanti?di iena dei conti Marco Benanti

Richiesta di assoluzione per un capo d’imputazione e riduzione della pena per un altro: queste le richieste avanzate dal sostituto procuratore generale Giulio Toscano al processo di secondo grado, in corso davanti alla prima sezione della Corte d’Appello di Catania (Presidente Ignazio Santangelo, a latere Muscarella e Mignemi), per il cosiddetto “buco di bilancio”, la “voragine” finanziaria esplosa al comune di Catania ai tempi delle amministrazioni dell’ex sindaco Umberto Scapagnini.

L’ipotesi di reato contestata è di falsità ideologica aggravata e continuata in concorso. Sulle due ipotesi contestate agli imputati (dall’ex sindaco Scapagnini a numerosi ex assessori comunali, al già responsabile del servizio di ragioneria Vincenzo Castorina, tutti condannati in primo grado, con pene dai due anni e tre mesi ai due e nove mesi) la Pubblica Accusa si è così pronunciata, al termine delle proprie richieste: assoluzione per la delibera del 2005 in tema di rendiconto della gestione relativa al 2004, condanna –ma con pene diminuite sulla base del riconoscimento delle attenuanti generiche- per la delibera del 2006 sul rendiconto della gestione relativa al 2005.

La richiesta di assoluzione –per la delibera del 2005- riguarda i seguenti imputati: Giuseppe Arena, Vincenzo Castorina, già responsabile del servizio di ragioneria, Francesco Caruso, Stefania Gulino, Santo Ligresti, Giuseppe Maimone, Salvatore Santamaria, Umberto Scapagnini, Giuseppe Siciliano, Nino Strano, Giovanni Vasta.

Invece, per quanto concerne la delibera del 2006 vi è stata richiesta di condanna ad un anno e sei mesi per Castorina e Caruso ed ad un anno per Giuseppe Arena, Filippo Drago, Mario De Felice, Santo Ligresti, Giuseppe Maimone, Domenico Rotella, Umberto Scapagnini, Giuseppe Siciliano, Giovanni Vasta, Giuseppe Zappalà. Si sono costituiti parte civile al processo il comune di Catania e l’associazione di società civile “Cittainsieme”.

Oggi, hanno parlato gli avvocati difensori. La prossima udienza è prevista per il 18 dicembre quando parleranno altre Difese. Il 23 gennaio sarà la volta delle ultime Difese. Poi, successivamente, arriverà la sentenza. Non vorremmo essere uccelli del malaugurio ma già in primo grado il Tribunale inasprì le pene rispetto alle richieste della Pubblica Accusa….

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Redazione Iene Siciliane

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