Esclusivo, giornalismo: arriva il bando per addetto stampa della Procura della Repubblica di Catania

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di iena del copia/incolla

“Ienesicule” è in grado di fornire in anteprima i requisiti essenziali per concorrere. Tutti i particolari. In aggiornamento.

La comunicazione è fondamentale. Lo sanno bene anche alla Procura della Repubblica di Catania.

Dove c’è gente che sta al passo coi i tempi. Infatti, da anni, è sentita l’esigenza di una figura professionale che faccia da ufficio stampa, magari non ufficialmente, ma che sostenga l’Ufficio Inquirente in particolare per fare conoscere alla società civile le azioni in funzione dell’affermazione della legalità.

Insomma, in modo succinto sono queste le ragioni che hanno spinto l’Ufficio di Procura a lavorare ad un’ipotesi di ufficio stampa, che ponga anche fine a quei fenomeni di precariato che da molti anni si sono registrati nella funzione assai delicata del rapporto Procura-Informazione-Società Civile.

Così, il progetto Ufficio Stampa è ormai in fase di definizione. Possiamo anticipare alcuni dei requisiti che -secondo qualificate e riservate fonti- saranno richiesti per partecipare al relativo bando:

avere un nome che cominci con A;

avere un cognome che cominci con C;

avere un padre avvocato;

avere militato nella destra politica;

avere una capigliatura in fase di progressiva riduzione.

Questi sono soltanto alcuni dei requisiti che saranno richiesti ai possibili candidati.

Ma soprattutto, si dice dalle parti del primo piano di Palazzo Giustizia di piazza Verga si vuole in questo modo sanare una situazione di precariato che dura da anni. Il tutto con un incarico formale, per fare sì che i giornalisti possano avere un punto di riferimento preciso. Non che in tutti questi anni non ci sia stato (il punto di riferimento), ma sinora non era stato stabilizzato con tutte le formalità necessarie secondo la più rigorosa legalità.

Ah dimenticavamo, pare che le domande degli eventuali candidati dovranno essere inviate -entro il 5 marzo prossimo, in occasione del martedì grasso- alla Guardia di Finanza. Che -si dice- reciti, in questa versione, il ruolo della persona informata sui fatti.

Per la legalità, ovviamente.

Partecipate in massa! La giustizia e chi la serve attende, sempre.

 

————–

satira.

 

 

 

 

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Benanti

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