Un’assoluzione, una condanna e un patteggiamento. Si è concluso così il primo grado di giudizio del processo nato dalle indagini della polizia di Catania sfociate nell’arresto di tre persone per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore ennese titolare di una ditta di movimento terra. Il Gup Carla Aurora Valenti, a conclusione del procedimento celebrato col rito abbreviato, ha condannato a due anni e sei mesi di reclusione Salvatore Fichera, che dovrà pagare anche una multa di 800 euro, le spese legali e il suo mantenimento in carcere. Assolto, per non avere commesso il fatto, Antonio Moschetto, difeso dall’avvocato Salvo Ragusa. Il terzo imputato, Fabio Miceli, ha patteggiato una condanna a due anni, con pena sospesa. Le indagini della polizia, che si sono avvalse della collaborazione della vittima, sono state coordinate dalla Dda della Procura di Catania. (ANSA).
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