“FAISA CISAL: CONTINUA IL SILENZIO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SUL FUTURO DI AMT CATANIA S.P.A. CI COSTRINGE AD UNA NUOVA INIZIATIVA DI SCIOPERO PER IL PROSSIMO 24 LUGLIO 2020.
Il silenzio mantenuto dall’Amministrazione Pogliese dopo le nostre proteste, da quando si è insediato questo CDA si sono susseguiti 13 scioperi, ed una serie di iniziative da parte di AMT Catania Spa, che mirano a ridimensionare la nostra officina esternealizzando i lavori da eseguire sui nostri autobus, oltre al disagio dei cittadini privati di alcune linee storiche che lasciano intere zone senza servizio ed infine, le incomprensibili decisioni gestionali di variare continuamente la struttura organizzativa della stessa – afferma Romualdo Moschella segretario Regionale del Sindacato Faisa Cisal – ci impongono di proclamare una nuova giornata di sciopero della durata di 24 ore per il prossimo venerdì 24 luglio 2020 nell’interesse di AMT e del trasporto pubblico a Catania, tutte queste problematiche rientrano nei punti elencati nella procedura di sciopero, tra l’altro anche le OO.SS. FILT CGIL e FIT CISL hanno avviato le procedure per la protesta con tanti punti in comune con la nostra O.S.
Oggi tra l’altro giornata nera per i cittadini, solo 70 autobus su 100 che dovevano essere in servizio, questo è il risultato delle incresciose decisioni prese dal CDA di AMT Catania Spa che ha trasferito 20 operai dalla manutenzione alla guida lasciando l’officina quasi vuota, senza dimenticare che l’Azienda ha 90 autobus nuovi, ormai siamo arrivati non si può lasciare la città senza servizio.
Non bastano i proclami che qualche giorno fa sono comparsi nelle testate giornalistiche, l’azienda oltre a non dare servizio sta danneggiando economicamente i lavoratori.
Pur dispiacendoci di dover assumere una iniziativa che inevitabilmente causerà disagio all’utenza e alla città – spiega il dirigente sindacale – siamo costretti, nostro malgrado, a proseguire nell’azione di protesta avviata per tutelare AMT Catania, i suoi lavoratori e gli stessi cittadini/utenti. Ed infatti, l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale di silenzio e disinteresse verso la partecipata più importante del Comune di Catania impone di assumere ogni iniziativa in grado di consentire di avere certezza sul mantenimento di un servizio essenziale quale è quello del trasporto pubblico locale.
Il Comune di Catania, quale proprietario e debitore di AMT, – prosegue l’esponente di Faisa Cisal – ha l’obbligo e il dovere come da noi più volte richiesto a nome dei lavoratori di indicare quale strategia, quale politica e quali azioni intende assumere nel campo del trasporto pubblico locale, ad oggi niente di tutto ciò stiamo assistendo ad un’agonia già annunciata. Al Comune – conclude Moschella – chiediamo un immediato tavolo tecnico, visti i pessimi risultati dei vertici aziendali e la mancanza di seria progettualità per poter finalmente dare un servizio alla città di Catania e ridare ai lavoratori quella tranquillità che ormai manca da tempo.
La soluzione dei problemi dell’AMT non passa per gli avanzamenti di carriera ma sulla base di un serio piano industriale una pianta organica ben precisa e la possibilità di assumere autisti, riportando gli operai in officina, settore strategico ed importante per tutta l’Azienda.
Il Segretario Regionale FAISA-CISAL Autoferrotranvieri
Romualdo Moschella.”
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