“Il silenzio mantenuto dall’Amministrazione Pogliese dopo la nostra mobilitazione dopo aver attivato le procedure per lo sciopero a causa dei continui problemi che si dilungano da anni in Azienda, senza tralasciare le disarmanti dichiarazioni di interpretare il CCNL da parte di AMTS Catania Spa, obbligando i lavoratori ad ore di straordinario e non pagandole come previsto dalle attuali normative, vista la carenza di organico abbiamo più volte chiesto le assunzioni.
Questo quanto afferma Romualdo Moschella segretario regionale del Sindacato Faisa Cisal – ci impongono di avviare le procedure per una nuova giornata di sciopero della durata di 4 ore nell’interesse di AMTS e del trasporto pubblico a Catania e dei lavoratori.
Pur dispiacendoci di dover assumere una iniziativa che inevitabilmente causerà disagio all’utenza e alla città – spiega il dirigente sindacale – siamo costretti, nostro malgrado, a proseguire nell’azione di protesta avviata per tutelare AMTS Catania Spa, i suoi lavoratori e gli stessi cittadini/utenti. Ed infatti, l’atteggiamento di non trovare un accordo con la nostra O.S., dimostrato nell’ultima riunione del 13/09/2021 per scongiurare lo sciopero, dove l’Azienda continua a negare diritti ai lavoratori e disinteresse di AMTS verso chi ha il dovere di difendere tutti i lavoratori impone di assumere ogni iniziativa in grado di consentire di avere certezza sul mantenimento di un servizio essenziale quale è quello del trasporto pubblico locale il mantenimento della nostra Officina e di tutela dei lavoratori. Il Comune di Catania, quale proprietario, – prosegue l’esponente di Faisa Cisal – ha l’obbligo e il dovere come da noi più volte richiesto a nome dei lavoratori di indicare quale strategia, quale politica e quali azioni intende assumere nel campo del trasporto pubblico locale considerate le problematiche legate al dopo “Covid-19”, alla fusione per incorporazione con la società Sostare.
Al Comune – conclude Moschella – chiediamo più interesse per la più importante partecipata, la possibilità di programmazione dell’azione industriale e, oggi più che mai, di confrontarsi nell’interesse dell’Azienda, dei lavoratori e della Città, evitando di incappare in investimenti sbagliati che potrebbero mettere in crisi la società stessa, ad oggi le ditte esterne che operano nella riparazione dei nostri mezzi non riescono a garantire abbastanza vetture per poter coprire l’intero servizio giornaliero.
Altra nota negativa, l’AMTS ha messo un verificatore per ogni autobus senza curarsi delle continue aggressioni, prima il servizio verifica titoli di viaggio era effettuata da due verificatori, oggi da soli non lavorano in sicurezza.
Catania ha la necessità di avere un servizio funzionale senza distogliere uomini e risorse per servizi diversi.
Catania 15 settembre 2021.”
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