Si terrà oggi giovedì 21 novembre alle ore 16,30 presso la sala Katane del Katane Palace Hotel di via Finocchiaro Aprile 110 a Catania il convegno dal titolo “Il riconoscimento della figura delle Youth worker in Italia e in Sicilia: a che punto siamo?”.La situazione italiana è molto particolare perché, se da un lato non […]
Falcone e la politica del territorio
Pubblicato il 02 Ottobre 2024
A Siracusa la “scuola” di comunicazione
di Iena spina nel fianco.
Marco Falcone vola in Europa, ma non dimentica il suo territorio. L’esponente di Forza Italia tiene ben saldo il rapporto con amministratori ed elettori. Con i suoi centomila voti delle europee ha già marcato la differenza durante la campagna elettorale. Ha dimostrato, senza aiutini, di saper fare politica e di avere numeri importanti. E mentre nel partito continuano le fibrillazioni, lui prosegue in modo incessante il suo lavoro.
La sua roccaforte resta Catania, ma ha già messo radici, e i voti delle europee lo testimoniano, anche nelle altre provincie siciliane e in Sardegna. Domenica, intanto, a Siracusa ha chiamato a raccolta gli amministratori locali per la prima giornata di studi dedicata alla comunicazione politica. La full immersion è affidata ad esperti e professionisti del settore.
L’iniziativa arriva a meno di un anno di distanza dall’evento di Taormina, che ha chiamato a raccolta l’intera classe dirigente nazionale del partito azzurro, assieme a dirigenti e militanti del partito. “La politica – scrive Marco Falcone nel suo profilo Facebook – non si improvvisa. Chi si occupa della cosa pubblica è responsabile del bene comune e, dunque, del futuro di tutti noi. Qualcosa di troppo importante per essere lasciato al caso. Ecco perché vogliamo stare vicino ai nostri sindaci, agli assessori e ai consiglieri comunali, facendo formazione e approfondimento, fornendo loro una vera e propria cassetta degli attrezzi per onorare al meglio il ruolo”.
La “scuola” di comunicazione, tema tanto caro al fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è l’occasione per lanciare un ulteriore “messaggio” ai maggiorenti del partito e più in generale alla coalizione di centrodestra? Come dire: sono in Europa, ma resto ancorato alla mia terra.
Lascia un commento