Feste e Altruismo, Catania: “sotto i portici della solidarietà” raccoglie tremila e 600 euro per il Banco Alimentare


Pubblicato il 06 Gennaio 2014

Bilancio dell’iniziativa per i più bisognosi…180 i biglietti venduti con un incasso di tremila e seicento euro. È questo il risultato dell’iniziativa “Sotto i Portici della Solidarietà” nata da un’idea di Marcello Santocchini, proprietario del Moca Cafè, e del Banco Alimentare della Sicilia onlus, per contribuire ad aiutare chi è indigente ma anche chi non arriva alla terza settimana del mese.

Una tavolata imbandita ed elegantemente apparecchiata ha dato il benvenuto a quanti avevano prenotato la partecipazione all’evento ma anche a chi ha voluto unirsi solo all’ultimo minuto, durante la passeggiata domenicale, incuriosito dalla folla di sorrisi che animavano un parterre eterogeneo in cui spiccava la presenza del noto conduttore catanese Salvo La Rosa che ha sottolineato quanto “Catania ha sempre più bisogno di solidarietà” e che sarà “ben contento di supportare in tutti i modi altre iniziative come questa”.

Quattro le portate interamente realizzate con i prodotti siciliani messi a disposizione dagli otto sponsor – Caseificio Albereto, Alberto Poiatti, Salumi Mulinello, Vini Marchese Montefusco, Caseificio Zappalà, Pandittaino, sughi Squisilia e il MAAS (Mercati agroalimentari della Sicilia – che non solo hanno donato i loro prodotti ma hanno persino acquistato il biglietto per gustare i manicaretti realizzati dai tre chef: Concetta Scarvaglieri, secondo chef di Santocchini, Salvatore Galatello e Giuseppe Aloisi dell’associazione Cuochi Professionisti. Il tutto servito in modo impeccabile da 16 giovanissimi volontari del Banco Alimentare che sono stati abilmente addestrati nei giorni precedenti proprio da Santocchini.

“È un’iniziativa che ha avuto oggi il suo esordio – ha dichiarato Fabio Prestia, presidente del Banco Alimentare della Sicilia onlus – ma speriamo di poter replicare. Sono il primo ad essere sorpreso della risposta che è stata data a un fatto del tutto nuovo: sostenere il Banco passando il pranzo piacevolmente con i propri amici. Ringraziamo tutti gli sponsor, il Comune di Catania che ci ha concesso il patrocinio e tutti i partecipanti che hanno fatto di questa giornata un momento particolare”.I venti euro pagati per il pranzo (dieci per gli ospiti più piccoli) sono stati dati col cuore ma sono stati ricompensati con la qualità dei prodotti e la maestria degli chef per un risultato eccezionale che ha stupito anche i commensali per qualità e quantità. Mozzarelle di bufala, tortino di ricotta e verdure, salame, maccheroncini al ragù di ricotta e bufala, maialino dei Nebrodi arrostito con vellutata di verdure e patate cotte in buccia e spezie, macedonia e cannolicchi alla ricotta. Il tutto innaffiato da acqua e vino. Tutto e solo siciliano.

“Questo pranzo per me è l’avversarsi di un sogno – ha affermato Marcello Santocchini -. Contribuendo, nel mio piccolo, a fare in modo che non accada più ciò che vedo ogni sera accanto ai cassonetti di via Pola. Vedo persone in fila che aspettano gli scarti alimentari della lavorazione per farne il proprio cibo. Persone come noi che in questo particolare momento storico non possono acquistare alimenti per la loro tavola.”Quello di oggi è stato un successo ma è solo la prima edizione – ha aggiunto Santocchini -. I portici di via Monfalcone possono fare di più e sono pronti a ospitare fino a 250 persone”.

Dei tremila e seicento euro incassati per il pranzo di oggi, saranno circa tremila quelli che, detratte le spese, rimarranno al Banco Alimentare. Poche centinaia di euro, quindi, che serviranno a pagare le spese per l’affitto di tavoli sedie e di tutto ciò che è servito ad offrire agli ospiti una buona tavola, sotto tutti i punti di vista, e che neanche le condizioni meteo hanno alterato.

“Un’iniziativa che vede tanti sponsor dell’agroalimentare siciliano e 200 invitati che hanno risposto con piacere. Aver avuto quasi tutti i posti occupati – ha affermato Domenico Messina, direttore del Banco Alimentare della Sicilia onlus – significa che la voglia e la sensibilità di aiutare il prossimo non mancano. E non solo a livello catanese. Alcuni nostri commensali (circa una ventina) sono arrivati da Siracusa e Ragusa in nome di quella solidarietà che permette di aiutare chi non ha i mezzi per sbarcare il lunario e che, dall’altro lato, regala un sorriso a chi la fa. Il ricavato contribuirà alle spese del Banco Alimentare che quotidianamente va a recuperare quel cibo che è ancora commestibile ma non più commercializzabile. Un aumento quindi della quantità di cibo che potrà essere distribuito alle oltre 600 strutture caritative che a loro volta raggiungono 190mila persone in stato di bisogno”.

In tutta la Sicilia sono 1.050 le strutture collegate al Banco Alimentare che vede nell’isola due realtà distinte ma vicine per obiettivi e finalità che aiutano 330mila persone di cui il 10 per cento sono bambini al di sotto dei cinque anni.Numeri che fanno riflettere ma che non delineano in toto il quadro generale della nostra Isola, in cui sono più di 600mila i poveri e 75.000 i bambini al di sotto dell’età di scolarizzazione.Un disagio che cresce a cui corrisponde una grande solidarietà che si muove e che contribuisce ad aiutare chi non arriva più alla terza settimana del mese.

  


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