di iena sovrappeso
Caro Babbo Natale,
è, appunto, Natale. Come c’ha imparato la maestra alla scuola elementare dobbiamo essere tutti più buoni. Ma quando mai!|
Da qualche parte a Catania, anche se il sindaco non cielo dice nella televisione, ci sono quelli che sono più fortunati di noi e sono quelli della Catania Bene (per niente Comune), per questi ti chiedo di non mandarci i regali e nemmeno di farci trovare i botti che poi il sindaco fa l’ordinanza che non si possono sparare, ma questo vale per capodanno e, per intanto, pensiamo a Natale.
Perciò Babbo Natale non ci portare i regali a:
il “segretario” Enzo Napoli,
il “Pr”Francesco Laudani,
“Zio Pippo” Berretta,
il “megafono del governo democratico” Luca Spataro,
il “Presidente” Michele Giorgianni,
il “taglia-taglia” Davide Ruffino,
il “praticante” Daniele Sorelli,
il “barone” Niccolò Notarbartolo,
il “maestro di vita”Antonio Fiumefreddo,
il “democristiano, ma di destra” Ruggero Razza,
il “giovane denunziatore” Manfredi Zammataro,
il “figlio di” Livio Gigliuto,
il “poeta” Lanfranco Zappalà,
il “(presunto)( capogruppo” Giovanni D’Avola,
la “sciarpa più veloce del West” Giovanni Burtone,
lo “speziale” Gaetano Cardiel,
il comunista Andrea Alba, il veterocomunista Paolino Mangano, il nuovocomunista Matteo Iannitti,
l’ “oppositore” Enzo Parisi e la compagnia “oppositrice” di “Grande Catania” e
di “Progetto (molto) Popolare”.
Ai “salviniani”, che servono alla “gente perbene e solidale” per creare “mostri”.
Ai “fascisti” con il “busto” in camera e la “tessera democratica” in tasca.
Poi ci sono le donne di successo: niente regali nemmeno ad Elle. Che hanno tutto e di più:
first Lady Adele Palazzo;
passionaria Sonia Messina;
il duo delle Meraviglie Fabiola Foti e Debora Borgese;
l’avvocatessa avvocata Valentina Riolo;
l’assessora Valentina Scialfa, o meglio Scialfer;
lonorevole Luisa Albanella;
la dolcissima Concetta Raia;
la “donna di parola” Valeria Sudano;
alla dottoressa Ornella Laneri.
E ancora niente ma proprio niente
al sindacalista Massimo Malerba (di nome e di fatto),
al Capo del Villarismo Mondiale Angelo Villari,
al ViceCapo del Villarismo Mondiale Giacomo Rota,
al segretario bracciante Pino Mandrà,
alla Memoria della Uil,
alla Speranza (della resurrezione) della Cisl
Non dimenticare i catanesi di Palazzo. Panettone? Niet:
il podestà Enzo Bianco,
il democratico Beppe Spampinato,
la garante della legalità di Palazzo del Liofante Antonina Liotta,
il comunista (molto) italiano Orazio Licandro,
il post-mpa Salvo Di Salvo,
l’ufficio stampa (chi? L’uno? Il due? Il tre? Milite ignoto),
i dirigenti supremi del regime del podestà,
i vari “social- lecca lecca” del regime catanese.
E se ci siamo scusati, pardon dimenticati qualcuno non ci scusiamo.
Babbo, mi raccomando: tutti questi panettoni, se proprio li devi portare a qualcuno, portali al direttore di ienesicule. Portali a nessuno, a quel ponchio salato.
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