Due comunicati dell’associazione di tutela dei consumatori su un’emergenza senza fine…Ecco il primo…SICILIA: Tassa di 5 euro per i turisti che sbarcano sulle isole minori?
TANASI (CODACONS): TASSA INGIUSTA, TARIFFE TRAGHETTI GIA’ SALATE. SI RISCHIA DI UCCIDERE IL TURISMO LOCALE
Il Codacons critica la tassa di 5 euro per chi sbarca nelle isole minori (prevista dal Ddl ‘gestione flussi turistici delle isole minori’).”Siamo nettamente contrari a questo nuovo balzello – spiega Francesco Tanasi Segretario Nazionale CODACONS– Ci sono migliaia e migliaia di cittadini che, non potendosi permettere vacanze all’estero, decidono di passare qualche giorno sulle nostre isole. Tassarli perché “turisti mordi e fuggi” è una ingiustizia, soprattutto se si considerano le tariffe già salatissime dei traghetti italiani. L’imposta di sbarco poi – prosegue Tanasi – rischia di avere ripercussioni negative sul turismo locale, portando i cittadini a scegliere altre mete non gravate da inutili balzelli. Per questo invitiamo i sindaci delle isole minori a non adottare la tassa di sbarco”.
Ecco il secondo…CODACONS: STANGATA DOPPIA ALL’IMU SULLA PRIMA CASA, PARI A 559 EUROAUMENTO DELL’IVA: 209 EURO PER UNA FAMIGLIA DI 3 PERSONEINFLAZIONE: ISTAT RIVEDE A RIBASSO MARZO, FRENA A 1,6%
L’Istat ha rivisto al ribasso i dati provvisori resi noti nei giorni scorsi: a marzo l’inflazione è all’1,6%, in rallentamento dall’1,9% di febbraio.Per Francesco Tanasi Segretario Nazionale CODACONS sarebbe una nota positiva in un contesto di dati economici tutti negativi se la discesa dei prezzi non dipendesse dal drammatico crollo dei consumi e dal fatto che un terzo delle famiglie italiane è sul lastrico o da un evento congiunturale e reversibile come l’abbassamento del prezzo dei carburanti.Resta il fatto che avere un’inflazione all’1,6 significa, comunque, dover sborsare in più, su base annua, 559 euro per una famiglia di 3 persone, ossia il doppio della tanto contestata Imu sulla prima casa (225 euro). Cifra che scende a 460 euro per un nucleo di due persone e sale a 616 per uno di 4 componenti.Ecco perché ora sarebbe un delitto aumentare l’Iva dal 21 al 22%, dato che, come accaduto nel settembre 2011 con l’aumento delle aliquote da 20 a 21, ci sarebbe un rialzo dei prezzi di almeno lo 0,6%, rinfiammando nuovamente l’inflazione che invece ora è finalmente calante.L’aumento dell’Iva, insomma, non solo bloccherebbe l’unico trend positivo in una giungla di dati sfavorevoli, ma aggiungerebbe, a regime, una stangata pari a 209 euro per una famiglia di 3 persone.
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