I partiti scaldano i “motori” in vista della, inevitabile e imminente, tornata elettorale nazionale. Il voto di novembre, almeno queste le ipotesi, sarà una vera e propria resa dei conti, ma anche una “chance” per tanti aspiranti parlamentari. L’estate, già rovente per il clima, sarà torrida per i partiti e, soprattutto, per quanti intendono mantenere o conquistare il seggio. Le politiche di novembre potrebbero riservare non poche sorprese e determinare “fughe” anticipate da posti “scomodi”. Assessori e sindaci potrebbero, ad esempio, tentare la fortuna e approfittare della finestra elettorale anticipata. E per qualcuno potrebbe significare: lasciare un compito rognoso per svolgerne un altro più remunerativo e con “zero” responsabilità. Chi vuole intendere, intenda pure. Gli scenari? Potrebbe esserci una reazione a catena e determinare elezioni comunali anticipate.
Alcune domande: che farà Nello Musumeci? Se alle europee è rimasto a guardare, non potrà farlo alle politiche. E per lui è un bel dilemma. Peraltro è probabile che alcuni suoi assessori, Ruggero Razza in testa, decidano di cogliere l’attimo.
Cosa farà il sindaco di Catania Salvo Pogliese? Resterà a guardare o con la scusa di dare una mano a Fratelli d’Italia si metterà in lista? E in caso di elezione?
In queste ore c’è grande fermento nel Movimento cinque stelle e nella Lega. Nel primo caso è difficile confermare i seggi del 2018. Il Movimento è in forte calo e il successo per tutti non è garantito. Nel secondo caso le decisioni del capitano potrebbero deludere le aspettative di tanti esponenti siciliani della Lega che sognano già un futuro da parlamentare. Ma su questo non vi sono garanzie. E’ probabile, come già accaduto, che vengano calate candidature dall’alto e la Sicilia diventerebbe solo terreno fertile per prendere voti, ma non per eleggere dei siciliani. La situazione di Forza Italia è un rebus. Così come quella del PD. Mettere d’accordo le varie anime è assai difficile. In questo contesto, l’unica certezza è l’accelerazione per la nascita di una forza moderata, capace di mettere insieme gli “ex” di varie forze politiche, dando vita ad una nuova DC.
Iena in crisi…di governo.
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