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Formazione professionale…”a stomaco vuoto”: lavoratori Anfe Enna al quinto giorno di sciopero della fame!
Pubblicato il 06 Dicembre 2013
Ecco gli ultimi comunicati:
“SOLIDARIETÁ AI DIPENDENTI DELL’ASSESSORATO COSTRETTI AI “LAVORI FORZATI”Mentre prosegue la protesta dei dipendenti dell’ANFE Regionale di Enna, in assemblea permanente presso la sede dell’Ente, da 5 giorni in sciopero della fame per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi arretrati, 10 mesi, e la totale mancanza di prospettive da parte del governo Crocetta, uno dei dipendenti, dopo ripetuti malori, è dovuto ricorrere alla cura dei medici, che hanno consigliato la sospensione della protesta.Proseguono intanto gli attestati di solidarietà; stamane la 3^ commissione consiliare del Comune di Enna si è recato nella sede dell’ANFE per portare la solidarietà e ascoltare le ragioni della protesta.I dipendenti dell’ANFE, esprimono sostegno ai dipendenti regionali presso l’Assessorato all’Istruzione e Formazione, costretti ad un autentico tour de force per potere assicurare la firma e l’evasione dei decreti di avvio attività che già, da mesi, avrebbero dovuto essere emanati e che oggi avrebbero consentito la normale erogazione degli stipendi.Perché tutto questo ritardo? La vergogna continua.Enna 06/12/2013
I dipendenti dell’Anfe regionale di Enna”. “NON ANCORA ESITATI I DECRETI DI PAGAMENTO RELATIVI ALLA PRIMA ANTICIPAZIONE – AVVISO 20 – FORMAZIONE PROFESSIONALE, 2^ ANNUALITÁ
LA VERGOGNA DEGLI ESAMI MANCATIAssemblee, sciopero della fame, sit-in di protesta, fanno ancora da cornice alle puntuali omissioni da parte dell’Amministrazione Regionale in merito al pagamento delle spettanze dei lavoratori, l’avvio dell’attività ed il pagamento della tranche, dovuta dalla Regione, del 12,3% dell’integrazione.Tra le omissioni più gravi si può annoverare anche il mancato svolgimento degli esami finali della 1^ annualità (Avviso 20 – 2012), funzionali allo sblocco dell’ultima parte di finanziamento.I Centri di formazione, ormai da mesi, hanno ultimato tutte le procedure didattiche ed amministrative propedeutiche allo svolgimento degli esami finali che, di fatto, avrebbero sbloccato le spettanze dei lavoratori e degli allievi, anch’essi, questi ultimi, (manco a dirsi) creditori della Regione.Ma da parte della Regione …..silenzio assoluto. Nella progettazione esecutiva, come da Avviso, gli esami sono stati inseriti come parte integrante della corsualità. I corsi non si potranno considerare conclusi senza l’effettuazione degli esami finali, attraverso la nomina dei commissari di esame, la cui incombenza è degli Uffici Regionali.Continuano ancora inefficienze e prese in giro”.
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