di Luca Rodo
Il risultato del GP del Bahrain 2013 parla chiaro: Vettel è sempre l’uomo da battere!!!
Partito dalla seconda piazza e superato da Alonso che lo ha relegato al momentaneo terzo posto, Vettel nei giri successivi è stato autore di magistrali sorpassi (questo perché come sostengono soprattutto i giornalisti RAI è bravo solo a gestire la gara soltanto quando parte davanti a tutti) ai danni proprio dell’Asturiano e di Nico Rosberg (partito a sorpresa dalla pole) che gli hanno permesso di raggiungere il comando della gara per non lasciarlo più… Sin da subito si è capito che il suo passo gara sarebbe stato inaccessibile per chi lo seguiva…
Dal canto suo Alonso ha fatto una grandissima gara ad handicap ed ha ottenuto un ottimo ottavo posto, viste le condizioni in cui ha dovuto guidare e l’ennesimo errore di chi lo dovrebbe supportare!!! Ebbene si, lo Spagnolo, dopo aver superato Rosberg agguantando il secondo posto, ha avuto un problema col suo DRS che rimaneva sempre aperto: ciò gli ha causato seri problemi di deportanza nelle curve (è stato un miracolo che nonostante ciò non sia uscito fuori pista, anzi i suoi tempi sul giro, Vettel a parte, erano competitivi col resto della concorrenza), facendo perdere competitività e guidabilità alla sua Ferrari. Si è subito capito, almeno da parte dello scrivente che non pensa di essere un fenomeno (possibile che i box Ferrari non guardino nei loro monitors le immagini dei propri piloti? Mah…), che non era un problema di DRS bloccato, ma la cosa era più complessa: l’alettone era rotto (sarebbe stato sufficiente vedere la scritta dello sponsor sull’alettone che era al contrario…).
Ricordiamo che nel GP del Brasile 2012, quando Vettel ebbe l’incidente con Bruno Senna, il suo progettista Adrian Newey si fece fare una stampa in tempo reale in cui c’era l’ingrandimento della parte della monoposto incidentata per vedere l’entità dei danni… dubitiamo che la Ferrari non disponga della stessa tecnologia…
Morale del discorso Alonso è stato costretto a rientrare anticipatamente ai box per sistemare l’ala, per poi ripartire e riutilizzarla nuovamente, ottenendo sempre lo stesso malfunzionamento con conseguente rientro ai box e stessa operazione. Da quel momento in poi lo Spagnolo ovviamente non ha più utilizzato il DRS, con conseguente perdita di competitività nei sorpassi (soprattutto nei rettilinei…). Dato per assodato il problema al DRS, se la Ferrari fosse stata più attenta, avrebbe capito subito che l’alettone era rotto e quindi che non sarebbe stato il caso di utilizzarlo nuovamente… invece c’è voluto un altro pitstop (con relativa perdita di tempo e soprattutto di punti in ottica Mondiale…). Senza questo pasticcio il podio sarebbe stato alla portata. Sicuramente c’è stata poca fortuna, ma un team che vuole vincere il Mondiale a volte deve battere anche la iella… E’ stato un vero peccato perché dai tempi delle prove libere, le Ferrari sembravano avere un passo gara molto competitivo (siamo sicuri che Vettel avrebbe avuto vita meno facile…).
Massa dal canto suo è stato vittima di due forature con risultato di arrivare fuori dai punti (dodicesimo).
Chi sorride è sicuramente la Lotus che con Raikkonen (2°) e Grosjean (3°) ha completato il podio. Da notare il grande exploit di Paul Di Resta della Force India (4°) e di Perez della Mclaren che soprattutto col suo compagno di team Button ha ingaggiato un duello pieno di staccate, al limite, spettacolari.
Chi sembrano in seria difficoltà sono le Mercedes che magari nel giro secco sono competitive (vedi le ultime due pole position), ma poi col passo gara pagano pesantemente il logorio degli pneumatici.
Webber, dopo la Malesia, sembra un separato in casa con Vettel ed anche con la Redbull.
Nella classifica Mondiale Piloti al comando c’è Vettel con 77 punti, seguito da Raikkonen (67), Hamilton (50) e Alonso (47).
Tra tre settimane ci sarà il prossimo Gran Premio, in casa di Alonso sul circuito di Catalunya (Barcellona) in cui sicuramente assisteremo a nuove evoluzioni delle monoposto, con Vettel, come al solito, l’uomo da battere…
P.S. Vorremmo congratularci col Team Red Bull (oltre che per la vittoria) per aver portato al momento della premiazione una donna (l’ingegnere elettronico Gill Jones) come rappresentante del team sul podio: in un paese musulmano come il Bahrain dove i diritti delle donne sono limitati crediamo che sia stato un bel messaggio… Bravi!!!
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